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L’autobiografia di Bianchi: “Il giorno in cui capii che Maradona era irrecuperabile”

Scrive di un confronto con Diego: «Vuoi fare la fine di Monzon? Mi disse: “Ha ragione, ma voglio vivere con l’acceleratore a tutta”. Capii che non c’era più niente da fare»

L’autobiografia di Bianchi: “Il giorno in cui capii che Maradona era irrecuperabile”

È in uscita l’autobiografia che Ottavio Bianchi ha scritto con la figlia Camilla giornalista a L’Eco di Bergamo. «Sopra il vulcano: il campo, lo scudetto, la vita» (Baldini+Castoldi, pagg. 160, euro 16). Repubblica propone la prefazione di Gianni Mura. Il Mattino ne pubblica ampi stralci. Ne scegliamo due: uno relativo alla scudetto del 1988 perso contro il Milan e l’altro ovviamente a Maradona.

Ecco quello relativo a Maradona. I passaggi sono legati. Bianchi scrive di implosione dello spogliatoio per il rinnovo dei contratti e dice “mentre Maradona scivolava verso l’abisso”.

Racconta che Signorini, il preparatore di Diego, l’uomo che realmente voleva bene a Diego, avvertì l’allenatore: «D’ora in poi avrà grandi problemi con Diego».

E Bianchi parla di un confronto con Maradona

«Un giorno, non ricordo cosa avesse combinato, gli dissi che avrebbe fatto la fine di un pugile suonato, allo sbando. “Vuoi proprio finire come Monzon?” gli chiesi a muso duro». E Diego gli disse: «Lei ha ragione, mi rispose, ma io voglio vivere la vita con il piede che spinge sull’acceleratore. In quel momento mi resi conto che non c’era niente da fare».

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