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La Uefa: “niente coppe per i club che non pagano gli stipendi ai calciatori”

Lo scrive Repubblica: “È una violazione del fair play finanziario”. È una vittoria per l’assocalciatori in polemica con la Figc, Si parla di sciopero

La Uefa: “niente coppe per i club che non pagano gli stipendi ai calciatori”

La vertenza calciatori-Figc-club è tutt’altro che finita. C’è chi ventila la possibilità di uno sciopero. Gravina ha provato ad arginare il pericolo parlando di ruolo per il Paese. Il calcio ha immediatamente smesso di essere un’industria e si è rifugiato in quell’intruglio retorico-ipocrita che lo ha sempre contraddistinto. Adesso, però dalla Uefa arriva una indicazione chiara: chi non paga gli stipendi ai calciatori, non potrà iscriversi alle coppe. Lo scrive oggi Repubblica:

Se non pagheranno tutti gli stipendi ai giocatori, le società non potranno iscriversi alla prossima edizione delle coppe europee, per violazione del financial fair play. A meno che non siano gli stessi calciatori, in nome di accordi sui compensi, a firmare una liberatoria. Lo prevedono le norme Uefa. Quindi, i club che ambiscono a giocare Champions ed Europa League dovranno pagare anche le quote di marzo e aprile, oppure cercare una mediazione. In caso di contenziosi aperti, niente coppe. A Nyon sul punto sono intransigenti.

L’impostazione della Uefa, ribadita ai club che hanno chiesto chiarimenti, gioca a favore dell’Associazione italiana calciatori, in rivolta contro la Figc. La federazione, a differenza dell’organo europeo, ha infatti precisato che l’iscrizione ai campionati 2020/2021 sarà possibile anche per i club in contenzioso con i propri giocatori per marzo e aprile (periodo di sospensione causa Covid) a patto che versino quanto dovuto per maggio. La situazione è tesa al punto che in Aic c’è chi minaccia sciopero.

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