Castellacci: la quarantena di 7 giorni è l’unica chance per il campionato

Il Presidente dei medici del calcio: il sospetto positivo del Bologna ha messo paura. Ma con la quarantena di 2 settimane, un positivo è devastante

Castellacci

Abbassare la quarantena a 7 giorni, per permettere al campionato di andare avanti. E’ la proposta-appello di Enrico Castellacci, il presidente dell’associazione medici del calcio, per cercare di adattare i protocolli sanitari alle esigenze del calcio che deve ripartire.

Per Castellacci, le due settimane previste dal Comitato scientifico del governo in caso di positività di un membro del gruppo-squadra non sono gestibili: “Sono tante, difficilmente ci sarà la possibilità di recupero – ha spiegato a Radio Punto Nuovo – Credo che, controllando la diminuzione della curva epidemiologica, si possa ridurre la quarantena da 14 a 7 giorni, controllando tutti i componenti con tamponi e test sierologici. Così si potrebbe dare una chance al campionato di concludersi”.

A poche ore dalla riunione tra governo, lega e Figc che potrebbe dare il via libera alla ripartenza della Serie A, e dal “caso” Bologna che si sgonfia, Castellacci prende il binario dell’elasticità: “Il sospetto positivo del Bologna ha messo paura. Nella malaugurata ipotesi che il collaboratore di Mihajlovic fosse risultato positivo, tutta la squadra sarebbe dovuta andare in quarantena fiduciaria, continuando però ad allenarsi. Questo è il rischio: che spunti un positivo nelle varie squadre. Quando ricomincerà il campionato, se dovesse accadere una cosa del genere, avrebbe un effetto devastante”.

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