L’allenatore del Galatasaraj, guarito dal virus, alla Gazzetta: «La parola paura non basterebbe nemmeno a spiegare quello che ho sentito. Stiamo vivendo un trauma, personale e sociale. Cambierà tutto»
La Gazzetta dello Sport intervista Fatih Terim, allenatore del Galatasaray. Risultato positivo al virus e finito in ospedale, adesso è guarito.
«Sono stato fortunato, ci siamo accorti del virus prima che si manifestassero tutti i sintomi, così abbiamo iniziato subito la cura. Ora sono a casa, mi sto riposando».
Racconta di avere avuto molta paura («La parola paura non basterebbe nemmeno a spiegare quello che ho sentito»). E manifesta la sua solidarietà all’Italia.
«Vorrei fare le mie condoglianze ed esprimere la mia solidarietà più sincera all’Italia, la mia seconda casa. Che Dio aiuti tutti».
Un insegnamento, da quanto è accaduto, pensa di averlo già avuto.
«Io, dopo la quarantena, spenderò più tempo con la famiglia e con la gente a cui voglio bene. Farò in modo che quello che faccio mi dia più pace. Perdonerò di più e cercherò di stare meno male per quello che mi accade».
Sul dopo emergenza non ha dubbi. Cambierà tutto.
«Certo che cambieremo. Quello che stiamo passando è prima di tutto un trauma, personale e sociale. Cambieranno la sociologia, la psicologia, l’economia, le relazioni internazionali, lo sport. Sì, cambierà tutto»