Sconcerti: le parole di Zhang corrono il rischio di spingere verso l’anarchia 

I presidenti sono elefanti miliardari che camminano in stanze di cristallo, non vedono l'ora di misurarsi. Se si gioca a mostrare la forza si apre la porta a una tempesta finale 

inter Zhang

Sul Corriere della Sera Mario Sconcerti commenta gli eventi degli ultimi due giorni, con lo sfogo di Zhang contro Dal Pino e la proposta del comitato scientifico di fermare le manifestazioni sportive.

Alla fine ha deciso lo Stato, scrive, come era giusto che fosse.

“Non tocca al calcio trovare una decisione che riguarda tutti. Tocca al governo e ai suoi medici. Giocare a porte chiuse è già un privilegio in un mondo dove Valentino Rossi resta fermo in Qatar, il Louvre scompare e da New York non si alza più un aereo per Milano”.

Del resto, in una partita di serie A sono coinvolte centinaia di persone.

“Si chiude per malattia, per farci un favore reciproco. Non per avere un calcio di rigore in più. Spero se ne renda conto anche il presidente interista Zhang”.

Le sue parole contro Dal Pino, scrive, sono un’offesa inaccettabile. Non solo per la forma usata, ma anche in via di principio.

“Dal Pino è un manager, è stato eletto dalle società, rappresenta anche l’Inter e anche dall’Inter è pagato. Se il presidente non lo vuole, operi come può nelle sedi legittime. Ne ha facoltà e forza. Offendere in modo così pubblico quello che è anche un tuo dipendente, vuol dire correre verso l’anarchia. Una regola è indispensabile per lavorare insieme. E davanti alla gente anche un’educazione comune. Se si gioca a mostrare la forza si apre la porta a una tempesta finale. I presidenti sono elefanti miliardari che camminano in stanze di cristallo, non vedono l’ora di misurarsi. Zhang vuol dare il via a questo?”

 

Correlate