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Belliazzi preside napoletano a Verona: “il coronavirus rafforzerà i rapporti tra nord e sud”

Il messaggio che l’ex segretario provinciale ds, oggi dirigente scolastico di una scuola del Veneto, ha inviato alla sua platea di genitori. Con riferimento allo striscione in curva B

Belliazzi preside napoletano a Verona: “il coronavirus rafforzerà i rapporti tra nord e sud”

Nello spiegare alla sua utenza il momento particolare che vivono anche le scuole a causa dell’emergenza sanitaria, Belliazzi – ex dirigente Ds – ricorda i tempi del terremoto in Irpinia dell’80. Anche allora le scuole si fermarono, per 60 lunghi giorni. Ma quell’esperienza, come questa, rese più forte il legame tra le varie porzioni di Italia, scrive, come ieri ha dimostrato lo striscione esposto in Curva B. Di solidarietà verso le regioni coinvolte dall’emergenza Coronavirus.

Care famiglie e cari alunni, come già sapete, le scuole in Veneto resteranno chiuse anche per tutta la prossima settimana. Una misura drastica ma ritenuta necessaria dalla comunità scientifica e dagli enti governativi che ci permetterà, al rientro lunedì 9 marzo, di ricominciare con serenità e con la sicurezza che tutto è stato fatto per tutelare la salute di tutti.

Il disagio e il senso di smarrimento che proviamo davanti a questa emergenza è tuttavia comprensibile, ma mai come adesso è importante tenere i nervi saldi, essere razionali e non cedere alle ingiustificate e generalizzate paure. La scuola, nostra e vostra seconda famiglia, sta pagando un prezzo alto all’emergenza; interrompere la rassicurante quotidianità della frequenza può essere per tutti noi, ma per voi ragazzi in special modo, destabilizzante.

Per questo, nei limiti e nelle strette maglie delle misure decise dalle autorità superiori vorrei rassicurare tutti sulla tenuta di un filo di rapporto didattico e umano tra la comunità docente e di tutto il personale scolastico e i nostri alunni. Noi ci siamo. La nostra scuola c’è.

A partire da lunedì inseriremo nel registro elettronico non soltanto compiti, ma anche suggerimenti di attività per riempire questa forzata pausa didattica, finalizzate al recupero e al consolidamento degli apprendimenti, suggerendo anche percorsi di ricerca autonoma di contenuti sul web e attivando tutte le forme possibili di didattica a distanza. Molti docenti lo stanno già facendo e sono stati loro ad intraprendere questa iniziativa, raccogliendo le vostre legittime preoccupazioni.

Sarà una settimana certamente strana, di sicuro inconsueta, ma è il nostro modo per farvi sentire la nostra presenza e evidenziare che la nostra scuola non vi lascia soli, mai.

Infine, un ricordo personale, che mi piacerebbe condividere con le bambine e i bambini, le ragazze e i ragazzi del nostro Istituto. Da dove vengo io, cioè da Napoli, il terremoto dell’80 fermò le scuole per mesi. Tra i banchi tornammo, con doppi e tripli turni, dopo più di 60 giorni. Anche noi eravamo smarriti davanti all’enormità di quello che era accaduto; ma, da ragazzini quali eravamo, saltare la scuola ci sembrò bello. Per poco, però.

Cominciammo a sentire forte la mancanza della nostra abitudine quotidiana, degli amici, addirittura degli insegnanti. Incredibilmente, la scuola ci mancava. Quando tornammo, fu una festa. Perché la vita come la conoscevamo ricominciava, tutti i tasselli piano piano tornavano al loro posto.

Ecco, torneremo anche noi alla nostra normalità, ci sveglieremo alle sette ogni giorno, giubbotto cappello e via, a scuola. Questa esperienza ci avrà resi più forti, i legami comunitari più solidi, forse anche la nostra Italia più unita e più solidale, proprio come nello stadio della mia città ieri si urlava.
E tutto tornerà normale, e tutto sarà dimenticato.

A presto ragazzi.

IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Diego Belliazzi

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