La Corte dei diritti dell’uomo “squalifica” Platini: “Sanzione giustificata”

La Corte di Strasburgo ha rigettato il ricorso dell'ex Presidente dell'Uefa contro la squalifica inflittagli dalla Fifa

platini

La squalifica inflitta dalla Fifa a Michel Platini era più che “giustificata”. Anzi: “né eccessiva né arbitraria”. Lo ha stabilito la Corte europea dei diritti dell’uomo pronunciandosi sul ricorso dell’ex presidente della Uefa contro la sanzione di otto anni – poi ridotti dal Tas a quattro, e terminata lo scorso ottobre – per aver violato il codice etico.

Platini era stato condannato per un pagamento da due milioni di franchi svizzeri (circa 1,8 milioni di euro) ricevuti nel 2011 dall’allora presidente della Fifa, Joseph Blatter per consulenze relative al periodo 1998-2002. La Fifa ha già aver intrapreso le vie legali per riavere indietro i soldi versati.

Nel frattempo la Corte di Strasburgo, interpellata da Platini, ha rigettato il ricorso: “considerando la gravità delle infrazioni commesse, il ruolo di rilievo che Platini occupava negli organi calcistici e la necessità di ristabilire la reputazione del calcio e della Fifa, la sanzione imposta non sembra né eccessiva né arbitraria”.

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