Ecco chi sono i 500 per cui Juventus-Inter sarà a porte aperte (150 giornalisti)
La Gazzetta: dai raccattapalle ai giardinieri, gli incaricati della Procura federale, quelli dell'antidoping, la pubblica sicurezza.

Domenica sera ci sarà il big match, Juventus-Inter. La partita per cui il calcio italiano è finito nel caos. Si giocherà a porte chiuse lo stesso, anche se è stata rinviata di una settimana. Ad assistere all’incontro, allo Stadium, saranno solo 500 persone. La Gazzetta dello Sport racconta quali sono le categorie di autorizzati ammesse.
Oltre ai giocatori, naturalmente, ci saranno gli staff degli allenatori, ma in formato ridotto, con i rispettivi dirigenti di club.
Oltre a loro, la Lega autorizza un massimo di 100 persone con funzioni strettamente connesse all’organizzazione della partita.
“Dai raccattapalle ai giardinieri, dai manutentori dell’impianto agli operatori di pulizia delle poche aree interessate. Al malloppo vanno aggiunti gli “istituzionali”: gli incaricati della Procura federale che devono controllare le corrette procedure; i delegati della Lega che hanno diversi compiti, tra cui quello di seguire da vicino la produzione televisiva. Senza dimenticare i medici antidoping e i tanti addetti alla pubblica sicurezza: si va dai poliziotti ai vigli del fuoco, dal pronto soccorso agli steward”.
Ogni club avrà con sé un fotografo ufficiale e un addetto alla comunicazione via social. Il numero di giornalisti presenti dovrebbero essere 150.
“A loro si aggiungono quelli delle emittenti titolari dei diritti di trasmissione live accompagnati dai tecnici: sarà Sky a dare in diretta lo strano ritorno di Conte a San Siro. E né il tecnico dell’Inter né il suo collega bianconero avranno particolarmente da fare nel dopo-partita: annullata la conferenza stampa, niente passaggi in mixed zone. Tutti via di corsa, senza neanche un bimbo adorante ad aspettarli: i prossimi selfie sono attesi ad aprile, quando forse il caos sarà finito”.