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Sarri: “Le mie frasi dopo il Napoli sono state strumentalizzate. Normale la gratitudine verso quel gruppo”

L’allenatore della Juve in conferenza stampa: “L’escalation con il Napoli mi ha permesso di arrivare al Chelsea e alla Juventus. Il tifoso juventino si conquista con i risultati”

Sarri: “Le mie frasi dopo il Napoli sono state strumentalizzate. Normale la gratitudine verso quel gruppo”
Ph Carlo Hermann/KontroLab
Maurizio Sarri ha parlato in conferenza stampa presentando Juventus-Fiorentina.
Una delle prime domande che gli sono state rivolte, però, ha riguardato ancora il Napoli e le due battute pronunciate dal tecnico dopo la sconfitta al San Paolo, che hanno fatto infuriare la Juventus e i suoi tifosi.
“Le dichiarazioni dopo la partita a Napoli hanno creato polemiche di cui so abbastanza poco. Penso sia strano strumentalizzare una frase di una ovvietà e banalità come quella che ho detto. Penso che succeda a chiunque di rimanere legati, dopo aver fatto un bel lavoro con belle persone. Poi resta la gratitudine per l’escalation che mi ha permesso di raggiungere uno dei migliori club internazionali andando al Chelsea il miglior club in Italia che è la Juventus. Il tifoso juventino è giustamente arrabbiato per la prestazione e per il risultato di Napoli. I tifosi della Juventus si conquistano con i risultati”.
Per cosa vorrebbe essere ricordato alla fine della sua esperienza con la Juve?
“Vorrei vincere qualcosa. Anche se in un club così abituato a vincere come la Juve, non sarebbe facile farsi ricordare con qualche successo. Ma sicuramente vorrei cominciare a vincere qualcosa di importante”.
Ci sono ancora difficoltà a giocare con il tridente?
“Le partite di Supercoppa e di Napoli non fanno tatticamente testo. Non puoi prendere come punto di riferimento sfide dove sei arrivato senza energie mentali e nervose, dove la prestazione fisica decade perché le reazioni sono più attardate. La mente è poco brillante, e tutto va diversamente da come vorresti vederlo. Sono partite da considerare solo per chiedersi perché arriviamo scarichi. Noi con la Roma abbiamo fatto la prestazione migliore in stagione, mentre 4 giorni dopo abbiamo giocato molto peggio. La stanchezza non può essere l’alibi: questo dimostra che la testa è fondamentale. Se partiamo da una condizione mentale scarica, gli altri aspetti sono poco considerabili”.
Il mercato la soddisfa?
“Personalmente, non ho chiesto nulla al club. La rosa della Juventus è forte, sono io a dovermi adattare alle caratteristiche, non il contrario. Poi pensare di cambiare 7-8 giocatori a questo livello è assurdo, devo essere io capace di farli rendere al meglio, non c’è bisogno di ricorrere sempre al mercato”.
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