Il record di spesa del Napoli si spiega, secondo Repubblica con i soldi che il club incasserà dai giocatori dati in prestito con l’obbligo del riscatto

Un mercato record quello appena concluso. In un mese sono stati spesi 294 milioni, scrive Repubblica, ma così tanti in gennaio. L’anno scorso furono 157, l’anno ancora prima 52. Tanto per dare un’idea.
In cinque anni, scrive il quotidiano, la spesa d’inverno è triplicata. E la formula che ha caratterizzato questo mercato è stato l’acquisto subito con la promessa, però, di giocare a giugno con la squadra acquirente. E’ il caso di Kulusevki, che si trasferirà alla Juve solo in estate ma che adesso resterà in prestito al Parma. O di Amrabat, che andrà alla Fiorentina a giugno e fino ad allora giocherà nel Verona.
Anche il Napoli non ha fatto eccezione, acquistando ora, per giugno, Rrahmani e Petagna.
E’ proprio del Napoli di De Laurentiis il record di spesa. 95 milioni in tutto, di cui 24 solo per Lobotka e 23 per Politano.
Scrive il quotidiano:
“Un dato che non deve sorprendere, visto che il club azzurro ha già la garanzia di incassare in estate un’ottantina di milioni dai giocatori dati in prestito con l’obbligo del riscatto da parte delle società acquirenti, come il Cagliari per Rog (18 milioni), il Parma per Inglese (20), il Toro per Verdi (20), il Nizza per Ounas (18)”.
Il secondo posto in classifica, per la spesa effettuata sul mercato, è della Fiorentina (88 milioni).
L’acquisto più caro è quello di Kulusevski da parte della Juve (35 milioni più 9 di bonus).
L’Atalanta è la squadra che ha incassato di più dalle cessioni: 45,5 milioni. Segue l’Inter con 40.
E sempre a proposito di record, il Napoli ne porta a casa un altro.
“Record anche la richiesta del Napoli al Chelsea: 48 milioni — una provocazione come risposta alla famosa lite su Sarri — per il cartellino di Dries Mertens, in scadenza di contratto a giugno e che alla fine è rimasto a disposizione di Gattuso”.