La statistica della Gazzetta dello Sport conferma “il grido di dolore” del tecnico bianconero: con 117 penalty in 25 giornate gli arbitri italiani fischiano più di tutti
“In Italia ci sarebbero stati due rigori per noi”, ha detto Sarri ieri dopo la sconfitta della Juve in Champions a Lione. E infatti in Serie A difficilmente si nega un rigore a qualcuno. Oddio, ci sarebbero i 15 negati al Napoli… Con quelli il conto dei 117 (di cui 35 con l’ausilio della Var) in 25 giornate portato dalla Gazzetta dello Sport, salirebbe alla cifra vertiginosa di 132 penalty. Ma facendo finta che quelli non dati agli azzurri siano un argomento a parte, il campionato italiano resta quello col maggior numero di rigori concessi in Europa.
26 in più della Liga, per esempio (91 rigori). O 35 più di quelli fischiati nella Ligue 1 francese, in 24 giornate. In Premier League i penalty concessi sono stati 63, ma con due gare in meno rispetto al nostro calendario. La Bundesliga è a quota 51 rigori in 23 giornate.
Alla fine del campionato scorso i rigori concessi erano stati 122 (42 concessi con la Var), e l’aumento è sicuramente imputabile al cambio della regola del fallo di mani in area.
La squadra che ha più beneficiato di questa mano larga è la Lazio, con ben 14 rigori fischiati a favore. Poi Roma, Genoa e Lecce con 9 penalty. Al terzo posto Atalanta e Juventus, entrambe a quota 8. A chiudere la classifica, in solitaria, troviamo l’Udinese: neanche un rigore concesso ai friulani in queste prime 25 giornate di campionato.
Il Napoli, come detto, fa un po’ discorso a se stante. Prima del rigore segnato da Insigne al Brescia, erano 152 giorni che agli azzurri non ne veniva concesso uno. E c’è il peso di quei 15 non dati che incombe sulla statistica.
