Gazzetta: aria di fine ciclo al Barcellona (che si muove come un pachiderma tra i cristalli)

Un mercato inadeguato e l'assenza di un padrone in cabina di comando fanno crescere il disordine all'interno del club spagnolo. Una tendenza all'autodistruzione che torna periodicamente a galla

aria di fine ciclo al barcellona

“C’è un pachiderma nel negozio di cristalli che oggi è il Barcellona e si muove paurosamente. Non ha nome, ma indica una cosa precisa: la totale incertezza sul futuro”.

Lo scrive Alessandro de Calò sulla Gazzetta dello Sport. Il Barca è segnato dalle sconfitte delle ultime settimane, dal cambio di tecnico e dall’ossessione della Champions condivisa con Messi. Una Champions che non arriva.

“Da quando gioca Messi, in quindici e rotti anni, il Barcellona ha vinto quattro Champions, come il Real che pure è stato surclassato in Spagna. Poche, come mai? Leo ha trasformato la squadra in un “FC Messi”, ma la verità è che da tempo sta chiedendo aiuto perché da solo la Champions non riesce a vincerla”.

Come è possibile, se il Barcellona è il club più ricco del mondo?

“Possibile che non riesca ad allestire una squadra più competitiva? Possibile, se si spendono 160 milioni per portare al Camp Nou giocatori inadeguati come Coutinho o più di 100 per l’inattendibile Dembelé, eterno infortunato, e l’impalpabile Griezmann ancora non integrato. Possibile, se si rivuole Neymar e non si riesce a prenderlo”.

Il vero nodo, scrive de Calò, è la gestione del club.

“Spesso ci dimentichiamo che il Barça non ha un padrone in cabina di comando, ma soltanto qualche rappresentante eletto dalle decine di migliaia di soci, cioè dai tifosi. È il lusso della democrazia che ha un suo tempo. I tempi, poi, scadono. Quello dell’attuale presidente Bartomeu viaggia verso il rettilineo finale e intanto – come dimostra lo scontro Abidal-Messi – il disordine cresce sotto il cielo blaugrana”.

Tutto intorno, poi, c’è la questione della Catalogna che non fa che covare fuoco sotto la cenere.

“La tendenza all’autodistruzione è stata per decenni una patologia latente a Barcellona: quando le cose vanno male, torna a galla. Chi può risolvere i problemi del Barça e determinare il futuro di Messi? Si deciderà tutto in un paio di mesi, con qualche bivio importante: compreso quello di Napoli in Champions e magari con le elezioni anticipate. Comunque c’è aria da fine ciclo, il più felice dei blaugrana, iniziato nel 2003. E si sentono altri rumori nel Camp Nou. Il pachiderma si muove”.

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