Gattuso saluta il 4-3-3 e si converte al pragmatismo: Inter-Napoli 0-0 al 45esimo

Il Napoli (senza Insigne) gioca col 4-5-1, erige un bunker e non lascia spazi all'Inter. Occasione per Zielinski. Partita affrontata sapendo che si decide sui 180 minuti

Gattuso aspetto confronto con De Laurentiis

Inter-Napoli semifinale d’andata di Coppa Italia, le principali novità sono fuori dal campo, nella formazione allestita da Gattuso. Per l’occasione l’allenatore si converte – finalmente – al pragmatismo, abbandona il dogma del 4-3-3 e affronta il match con l’intelligenza di chi sa che si tratta di un confronto su 180 minuti.

Gattuso lascia Insigne in panchina. Il capitano ha subito una botta contro il Lecce e non ha recuperato. Gattuso schiera il Napoli addirittura col 4-5-1, con due linee a protezione di Ospina e il solo Mertens davanti. Demme segue l’azione dell’Inter e fa il pendolo in orizzontale, ogni tanto arretra di qualche metro, così come ogni tanto avanza Fabian e disegna un 4-4-2. In mediana, Gattuso opta per Demme Zielinski Fabian e ai lati Callejon a destra ed Elmas a sinistra.

Il Napoli crea un bunker, come si dice oggi fa densità, chiude gli spazi. Il risultato è un primo tempo che di fatto non si gioca, nessuno crea occasioni realmente pericolose, i portieri restano inoperosi. Fino al 46esimo, quando il Napoli con una bella azione di prima, piazza Zielinski al tiro solo in area ed è bravo Padelli a chiudergli lo specchio: il successivo fallo di mano di De Vrij è giudicato involontario. Conte non rinuncia a una formazione competitiva. In campo ci sono Lukaku e Lautaro, Barella, Sensi, Brozovic. Insomma la miglior formazione. Eriksen in panchina come nel derby.

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