Il tecnico allena lo Shenzen: “So che il Guangzhou di Cannavaro è chiuso all’interno del suo centro sportivo e lavora lì”
Il 22 febbraio il campionato cinese di calcio non partirà, a causa dell’epidemia di Coronavirus. E arrivano le prime testimonianze degli italiani del pallone in Cina.
Roberto Donadoni allena lo Shenzen dal 30 luglio scorso, e in questo momento si trova a Girona, in Spagna. E dice al Corriere della Sera:
“Mi sembra che siano molto attenti a garantire la sicurezza, il governo trasmette serenità. Il Guangzhou di Cannavaro è chiuso all’interno del suo centro sportivo e lavora lì. Quando ci daranno garanzie, allora rientreremo anche noi. Abbiamo vissuto la situazione con stupore, perché eravamo lì fino a pochi giorni fa e non avevamo sentore che potesse capitare tutto questo. Certo, non viviamo vicini a Wuhan, ma a noi la situazione sembrava normale. I calciatori sono un po’ in ansia, parlano in continuazione con i familiari. I parenti dicono che sono chiusi in casa così non ci sono pericoli, ma è inevitabile che non siano sereni”.