Damascelli: non si dovrebbe parlare di favori ma della mediocrità degli arbitri

Sul Giornale scrive che il successo della Juventus non è figlio del rigore discusso ma di una supremazia certificata sul campo. Sono gli arbitri che violentano lo spirito del gioco

pasqua la penna

Su Il Giornale, Tony Damascelli definisce le polemiche tra Commisso e Nedved “calcio di vecchie discariche tossiche”.

Le illazioni e le insinuazioni del presidente della Fiorentina

“eccitano il resto della comitiva, tra stampa e addetti, quasi felice per l’improvviso ritorno dei favolosi anni di calciopoli. In verità il successo della Juventus non è figlio del rigore discusso e discutibile o, per Commisso e il resto del coro, disgustoso. Ma di una supremazia certificata sul campo e non fuori, come sostiene il presidente viola”.

Eppure, scrive, nessuno finora ha provato disgusto per i rigori concessi alle altre squadre in corsa.

“Non si dovrebbe parlare di favori ma della mediocrità degli arbitri che, dopo l’introduzione del Var, hanno preso a recitare il ruolo di attori protagonisti, violentano lo spirito del gioco, cambiano le regole, riscrivono i regolamenti e proseguono nella loro marcia, in Italia, tra la protervia di Nicchi e l’educazione di Rizzoli”.

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