CorSport: il Napoli vince con due fiammate individuali, il massimo con il minimo

La squadra soffre e contro il Brescia che difende con tanti uomini non sembra avere un piano B. Ma la vittoria è un ricostituente psicologico. Con il Barcellona la squadra sarà più libera e più bella

il napoli vince con due fiammate individuali

Sei vittorie nelle ultime sette partite per il Napoli. E ieri, contro il Brescia, è stata la seconda firmata da Fabian Ruiz dopo la semifinale di Coppa Italia. E’ proprio lui, scrive Roberto Perrone sul Corriere dello Sport che

“si propone, da spagnolo, come l’anti-Barca”.

Andando però a guardare tra le righe della partita si scoprono le solite difficoltà del Napoli contro le piccole, quelle che hanno fatto perdere alla squadra 20 punti per strada.

Il primo tempo è trascorso a

“sbattere contro il muro del Brescia, senza riuscire a costruire qualcosa di intrigante a parte un palo di Mertens”.

Il successo però fa bene, sotto tanti punti di vista.

“Il successo fa classifica e fa da ricostituente psicologico, perché i tre punti arrivano in rimonta e perché arriva il partitazo con il Barcellona di Leo Messi”.

Alla fine il Napoli porta a casa la partita

“con due fiammate individuali e non con una prova complessiva convincente. Il massimo con il minimo”.

A parte i dieci minuti in cui vince il match,

“il Napoli soffre, non tanto in difesa quanto davanti, non riuscendo a sfondare. Non sembra avere un piano B, il Napoli, soprattutto con le squadre che difendono con tanti uomini e tanta fisicità”.

Ma ci sono comunque elementi positivi, conclude Perrone.

“Terza vittoria consecutiva in trasferta, capacità di reggere nel finale tra pressione del nemico e stanchezza, il piede caldo di Fabian Ruiz e in generale la solidità mentale che è il dato più importante. Può sembrare paradossale, ma con il Barcellona il Napoli sarà più libero e, probabilmente, più bello”.

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