Aldo Serena: “Un minuto di raccoglimento per il catenaccio, ucciso dal guardiolismo”

Intervista a Repubblica: "Ma a fine partita non si alza mica la paletta per dare un voto all'estetica. Alla fine si contano i gol"

aldo serena

Repubblica intervista Aldo Serena, ex calciatore oggi opinionista tv. Il tema è il cambiamento del linguaggio nel calcio, ad opera dei commentatori. Ad esempio, è scomparsa la parola contropiede, sostituita dalla ripartenza.

«Ripartenza la uso poco, contropiede invece sì: perché non ha affatto una sfumatura negativa, passiva. Si va in contropiede per segnare un gol e vincere».

Altra sostituzione è quella che riguarda la parola “terzini”. Scomparsa.

«Li ho persi di vista, in compenso incontro parecchi laterali a sostegno, alti e bassi che siano e non mi riferisco ovviamente alla statura. Per non parlare dei famigerati quinti».

Ma soprattutto, Serena chiede un minuto di silenzio per il catenaccio

«Propongo un minuto di raccoglimento per il caro estinto, eppure ha fatto la storia del nostro calcio. Poi hanno cominciato a chiamarla densità difensiva e arrivederci».

Perché è scomparso? Potrebbe essere un effetto collaterale del guardiolismo, dice Serena

«Ma a fine partita non si alza mica la paletta per dare un voto all’estetica. Alla fine si contano i gol, compresi quelli segnati in contropiede»

 

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