Platini: “La Var? L’hanno introdotta perché non credono agli arbitri”
Intervista al Messaggero: "Mondiali in Qatar? Confermo la scelta. Forse ho peccato di ingenuità a dire chiaramente che avevo votato a favore"

Il Messaggero intervista Michel Platini. Tanti i temi, ne proponiamo solo alcuni. L’Europeo che partirà a giugno, per esempio, la cui fase finale, proprio per decisione di Platini, si giocherà in 12 Paesi.
«È stata una mia idea da presidente Uefa, portare il calcio dove certe manifestazioni non si potranno mai organizzare: penso a Ungheria, Azerbaigian, Ungheria, Irlanda. E Fifa e Uefa hanno il dovere di difendere e non mortificare i campionati nazionali. Le Coppe europee fanno il resto, ma il calcio è per tutti, non per arricchire élite sempre più avide di soldi. Su questa filosofia avevo il consenso di 150 Federazioni per diventare presidente della Fifa, mi hanno bloccato con false accuse. Ero scomodo, ma non mi arrendo, cerco giustizia, non vendetta».
Sul Var:
«La Var uccide le emozioni e scredita gli arbitri. Può aiutare per il fuorigioco, sulle linee di posizionamento dei calciatori. Per il resto, sposta i tempi delle decisioni e spesso i dubbi restano anche dopo una decisione collettiva davanti al monitor. L’hanno introdotta perché non credono agli arbitri. E poi, un’altra cosa fondamentale: le regole del gioco devono farle calciatori e allenatori, non i burocrati dietro la scrivania».
Platini è stato anche tra quelli che hanno votato a favore dei Mondiali del 2022 in Qatar. Nonostante le condizioni climatiche.
«Secondo me, il calcio deve aprire nuove frontiere, solo così continuerà a crescere e a svilupparsi. Come è stato fatto a suo tempo con la Corea e il Giappone e poi con il Sudafrica. Si sono scritte tante sciocchezze sul Qatar: problemi di salute per i calciatori, stadi come campane di vetro, con l’aria condizionata. Si giocherà a una temperatura di 25 gradi, dov’è il problema? Erano 10 anni che i Paesi arabi chiedevano di poter organizzare una Coppa del Mondo. Confermo la scelta, anche se lì sono cominciati i miei guai, forse ho peccato di ingenuità, ho detto chiaramente che avevo votato a favore».