“Ci sono momenti in cui mi metto a figura intera davanti a uno specchio e mi giro come un contorsionista. Torco il collo e mi guardo il culo. Le mie guance grosse non sono uno spettacolo particolarmente edificante, ma non è questo il punto. Le guardo e penso: ‘Ci sono così tante ferite là dietro, anche se non riesci a vederle’ “.
E questo è il modo con cui Sam Wallace, capo dello sport del Telegraph, introduce l’ormai nuovo allenatore dell’Everton: Carlo Ancelotti. Con un passo della sua biografia. “L’uomo per tutte le occasioni, che trova sempre la via”. Quella del Napoli non l’ha trovata, o almeno non gliene hanno dato il tempo. Ma in Premier torna con la sua immagine per niente intaccata dall’esonero napoletano. Resta, anche per il Telegraph, l’uomo che affronta la pressione e la batte.
E infatti il pezzo sottolinea un’altra frase del tecnico: “Convivo con la minaccia di essere licenziato”, che ricorda molto “la valigia è sempre pronta” pronunciata profeticamente prima di Napoli-Genk. O anche quella volta che fu esonerato esattamente dove adesso viene riassunto: in un tunnel di Goodison Park, quando col Chelsea allenò per l’ultima volta in Inghilterra proprio contro l’Everton.
Ha sempre allenato “l’elite”, scrive ancora il Telegraph: “Juventus, AC Milan, Chelsea, Paris Saint-Germain, Real Madrid, Bayern Munich, persino il Napoli”. Esatto… “persino”. Come lui solo altri due: Bob Paisley e Zinedine Zidane.
“Ancelotti è un bon viveur, un gourmet, un indiscreto narratore dei segreti di milionari e miliardari proprietari del pallone”.