Il Giornale: Buffon, CR7, Ibra… il calcio è ancora un paese per vecchi

Palacio, Pazzini, l'anno scorso Quagliarella, e poi Sirigu... la lista dei giocatori in odor di pensione è lunga, e continuano a stupire

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Buffon (Ciambelli)

Li chiamano “vecchietti”, pure se non hanno ancora 40 anni. Per il calcio di qualche anno fa sarebbero già in pensione. E invece sono lì che saltano a due metri e mezzo d’altezza, che continuano ad essere inseguiti da mezzo mondo, che segnano e fanno segnare record. Cristiano Ronaldo, Buffon, Ibra, ma anche Palacio o Quagliarella fino allo scorso anno… “Altro che finiti!”, scrive il Giornale.

Ronaldo “in barba ai quasi 35 anni (li compirà il 5 febbraio), spiccando il volo e colpendo il pallone di testa a due metri e cinquantasei da terra. Un alieno”. “Soltanto una cura del proprio fisico così maniacale poteva dargli la forza di salire lassù dove non osano gli altri calciatori”.

La lista è lunga:

“L’anno scorso il 36enne Quagliarella, ora fermo ad appena tre gol, salì sul trono dei marcatori, sulle orme di Luca Toni, re a 38 anni nel 2015. Nella 16esima giornata, quella che si è conclusa domenica scorsa, ha brillato l’inossidabile Palacio, a segno contro l’Atalanta. Lui, el trenza, pur essendo in età di ritiro e pensione, a trentasette anni (saranno 38 candeline nello stesso giorno di CR7), è ancora vivo e vivace, come confermano i numeri: 5 reti in 16 presenze, dunque mai un’assenza”.

Poi c’è Pazzini, e Sirigu, O Borja Valero. E “fresco di record è Gigi Buffon, il quale a 41 anni si gode il presente e non vuole portarsi troppo avanti con i pensieri. Questo, tra l’altro, mentre si attendono ancora novità sul 38enne Ibrahimovic”.

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