Con i due gol di ieri, Nicolò è diventato il più giovane romanista a segnare in azzurro, battendo De Rossi e Cassano e ha ripagato Mancini per averlo scelto dimostrando di essere capace in più ruoli

Ieri sera Nicolò Zaniolo ha firmato due dei nove gol segnati dall’Italia all’Armenia. Oltre a questi, anche un assist per Immobile. Una partita che complessivamente può definirsi “straordinaria”, da predestinato, scrive Andrea Elefante sulla Gazzetta dello Sport.
Nicolò ha dichiarato:
“Stasera ho coronato un altro sogno e il prossimo sarebbe essere convocato per l’Europeo. In passato sono stato anche criticato, ma fa parte del gioco. Era un periodo in cui non stavo rendendo bene in campo, aveva ragione Capello. Il campo è sempre il modo migliore per rispondere alle critiche”.
Zaniolo è diventato, ieri, il più giovane marcatore della Roma con la maglia dell’Italia. Ha segnato 2 gol a vent’anni e 139 giorni. Quando De Rossi, pure al debutto con l’Italia a Palermo, nello stesso stadio, segnò il suo primo gol in Nazionale, aveva 21 anni e 42 giorni. Cassano, quando era con la Roma, entrò nell’elenco dei marcatori azzurri a 21 e 123 giorni.
La vera sfida vinta da Zaniolo ieri, però, è stata quella di aver convinto Mancini della sua buona scelta quando lo fece debuttare in Nazionale mentre ancora doveva mettere piede in campo in Serie A. Nicolò ha dimostrato al ct che può essere un aspirante titolare e anche giocare in più ruoli, come vuole il tecnico, sia esterno offensivo che mezzala. Ha segnato un gol per ognuno dei due ruoli.
E lui? Si trova bene in entrambi gli spazi, ha detto.
“Io mi trovo bene sia da esterno che da mezzala, gioco dove mi chiede Mancini. Io penso solo a giocare e a divertirmi”.