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Roma, Gruppo Friedkin interessato a entrare in società. La borsa schizza, titolo sospeso per eccesso di rialzo

Roma sempre più “made in USA”: il gruppo texano pronto a coprire per intero l’aumento di capitale. E intanto il titolo giallorosso segna un teorico +12,87%

Soldi freschi, anche di rimbalzo. E’ bastata la voce, molto fondata, di un ingresso come socio di minoranza del Gruppo Friedkin nella Roma per lanciare il titolo giallorosso in borsa: ora vale 0,562 euro per azione, l’11,29% rispetto alla chiusura di ieri. 1,6 milioni di azioni scambiate, scrive Calcio e Finanza, “in sostanza quanto la cifra complessiva di azioni scambiate dal 12 novembre fino a ieri. Per trovare un valore più alto bisogna addirittura tornare indietro al 14 marzo 2018”.

E’ l’euforia del mercato all’annuncio, non ancora ufficiale, di un investimento da parte del gruppo texano di 150 milioni di euro, ovvero l’intero aumento di capitale approvato dal club. E dovuta, ancor di più, all’idea che questo sia solo il primo passo verso una futura acquisizione della società di Pallotta.

Un’euforia che negli ultimi minuti ha portato alla sospensione in borsa il titolo As Roma per eccesso di rialzo. Le azioni segnano un teorico +12,87%.

Dan Friedkin non è un miliardario qualunque. Con un patrimonio personale stimato in 4.2 miliardi di dollari, Forbes lo ha inserito alla posizione numero 504 tra i più ricchi del pianeta. Si tratta dell’esclusivista nella distribuzione Toyota negli Usa, e tra le 12 società che fanno capo alla holding di famiglia ci sono anche cinema e alberghi di lusso, per un totale di oltre cinquemila dipendenti a busta paga.

La Roma attualmente ha un valore di circa 800 milioni di euro: As Roma Spv Llc detiene il 100% di Neep Roma Holding, che a sua volta controlla oltre l’83% delle azioni. Un altro 4% appartiene ad As Roma Spv Llc, sempre di Pallotta. Il resto sono briciole azionarie.

Ma al processo di vendita avviato dall’advisor Goldman Sachs, che durerà qualche settimana, ha risposto – scrive il Messaggero – anche un gruppo degli Emirati Arabi. I legali di Friedkin avrebbero già incontrato il management di Pallotta.

La Roma, già in occasione del precedente aumento di capitale nel maggio 2018 offrì una quota di azioni al  gruppo Friedkin, che però rifiutò. La nuova due diligence di Friedkin evidentemente deve aver messo in conto anche la possibilità concreta che si faccia lo stadio di Tor di Valle, rendendo l’affare ancor più appetibile.

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