La Juve non è ancora definita, non si segnalano novità nel laboratorio Sarri. La sensazione è che la squadra non segua le indicazioni del tecnico
Sul Giornale, Tony Damascelli parla del campionato di Serie A come di una “sagra paesana”, molto differente dallo spettacolo della Premier.
“Stadi semivuoti, isterie contro gli arbitri, uso spropositato del Var, errori tecnici parrocchiali, varie ed eventuali. Questo passa il convento, spacciato per cattedrale, c’è chi si esalta per una vittoria casalinga manco si trattasse della finale di champions, c’è chi non dovrebbe passare ‘a nuttata ma ringrazia la nazionale che spegne momentaneamente i fuochi”.
La Juventus prende di nuovo il controllo della classifica, ma lo fa solo grazie a Dybala.
“Non è un gran football quello che vediamo in ogni week end, soprattutto il ritmo lentissimo e un agonismo che si accende per dieci minuti in tutto e viene spacciato chissà per che cosa”.
Damascelli scrive del Cagliari, dove “Maran non spaccia calcio”, fa ciò che si deve avendo a disposizione un gruppo coeso. Della Lazio, che si piazza al terzo posto ma con “lacune difensive evidenti”. Come la Roma, alla seconda sconfitta.
Dell’Inter scrive che le basterebbero tre elementi forti per essere sia da Champions che da scudetto, e
“qualsiasi riferimento a Perisic, Icardi e Nainggolan, tutti e tre in gol nella fine settimana, è puramente voluto. Sono gli scherzi, anzi i capricci, del calcio”.
E poi c’è la Juve.
“Nel suo stadio la Juventus ha ribadito di non essere ancora definita, semmai sfinita in alcuni elementi, Cristiano Ronaldo fra questi. Se Pioli sta cercando di ricostruire l’identikit del Milan, un eccellente e sfortunato Milan, non si segnalano novità nel laboratorio di Sarri, anzi c’è la sensazione che la squadra non segua le indicazioni del tecnico e soprattutto che Cristiano Ronaldo è fuori giri”.
Ronaldo ha sbagliato tutti i palloni che gli sono capitati tra i piedi e quando è stato sostituito da Dybala
“è uscito in modo sgarbato e per questo andrebbe punito, l’errore è averlo mandato in campo per grazia e contratto ricevuto”.
Sabato sera Messi ha segnato tre gol, annota Damascelli. “Il Pallone d’oro andrà altrove, vedi
Liverpool, leggi Salah”.
