Sconcerti: il fallimento di Giampaolo ha tolto l’innocenza al Milan

Da oggi il Milan è guidato da un triumvirato, Boban-Maldini-Pioli. Non ci saranno più spazi liberi fuori da questo triangolo. Anche le formazioni andranno condivise.

Boban-Maldini

Il fatto che Gazidis abbia parlato per la prima volta di calcio è un segnale importante, scrive Mario Sconcerti sul Corriere della Sera.

Significa che il Fondo Elliott non è contento, perché ha già speso molto e sa che dovrà spendere ancora.

“Andar male significa investire, ma il fine di Singer è un altro: rivitalizzare il Milan per guadagnare di più. Oggi il rischio è che i costi del Milan allontanino il profitto, quindi il momento della vendita”.

Il fatto che aumenti la presenza di Gazidis significa che Boban e Maldini sono chiamati a fare altro, di più.

“Per la prima volta due uomini di calcio perfetti sono diventati oggetto di discussione, devono dimostrare qualcosa. Non so se siano pronti e se ne abbiano voglia. Potrebbero esserci molte sorprese. Ma una cosa è chiara: il loro futuro è ora legato a quello di Pioli”.

Da oggi, scrive Sconcerti, dopo la crisi Gampaolo, non c’è più spazio per l’errore.

“da oggi il Milan è guidato da un triumvirato, Boban-Maldini-Pioli, dove tutto diventa discussione, dialettica, informazione comune. Non ci saranno più spazi liberi fuori da questo triangolo perché il fallimento di Giampaolo ha tolto l’innocenza a tutta l’area tecnica. Pioli allenerà una squadra che sarà di tutti e tre, coloro che l’hanno fatta più l’uomo che la mette in campo”.

Le formazioni dovranno essere condivise tra tutti e tre, tanto per cominciare. Senza vergogna né suscettibilità.

“Nella speranza, che è ancora convinzione, che in tre sbaglino meno di un maestro solitario come Giampaolo”.

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