Il presidente del Napoli: “Il calcio è la panacea di un popolo sottomesso alla stupidità politica”
Ieri De Laurentiis ha parlato di tanti argomenti, compreso il possibile ritorno di Higuain al Napoli.
“Ancelotti non me lo ha mai chiesto. E se lo facesse gli direi: perché no?”
Il presidente ha insistito sulla necessità di non andare in rosso:
“Vietato indebitarsi. Questo Napoli si è tolto lo sfizio di avere un allenatore dal calibro internazionale come Benitez e uno dal profilo universale come Ancelotti. Non ci siamo fatti mancare nulla. Io sono un industriale del calcio, piaccia o no ma così va, e devo combinare i fattori della produzione con quelli economici. Con Mazzarri, andammo in Champions avendo un monte ingaggi di 35 milioni di euro. Ora si può dire che si sia quadruplicato. La Juve e l’Inter si sono indebitate, il Milan è sull’orlo del baratro e noi siamo sempre invece virtuosi e competitivi”.
Sulla sua assenza allo stadio nelle ultime partite:
“Se non ci sono è per scaramanzia. Sono venuto con il Cagliari e abbiamo perso. E allora me ne sto a casa e la guardo, anche meglio, in tv. Sarò a Salisburgo e ci vado sereno perché Carlo mi ha detto che non perdiamo”
Dopo la partita di Champions De Laurentiis partirà per gli States:
“Ho cinque progetti da autofinanziare. E comunque sarò sempre presente. Io con Ancelotti mi sento tre volte al giorno e anche con Giuntoli”:
Sulle dichiarazioni di Cafiero de Raho che ha elogiato la politica di De Laurentiis nei confronti degli ultras:
“Le frange si combattono se si vogliono combattere, mentre qui non si fa assolutamente nulla. L’ultimo intervento politico, a memoria, è quello successivo all’omicidio Raciti, poi il vuoto. Il calcio è la panacea di un popolo sottomesso alla stupidità politica, mentre gli esempi, cito sempre quello della Thatcher, sono lì che dimostrano cosa sia l’efficienza di un Governo”
Sui giovani che il Napoli starebbe seguendo, tra cui Tonali e Castrovilli:
“Tonali è di proprietà della società di un amico al quale auguro di cederlo per i 50 milioni che vuole realizzare. Non so come ci starebbe nel nostro centrocampo, se il sistema sia adatto alle sue enormi qualità. Mentre Castrovilli mi piace tanto”.
Su Sarri e la Juventus:
“Sarri è un grande allenatore, con tantissimi lati positivi e qualcuno negativo, che in Inghilterra potrebbe aver eliminato. Sta facendo bene in un club che ha una sua cultura vincente, un proprio stile rigoroso e in una città meno distraente rispetto a Milano, Roma e Napoli”.
Sulla coincidenza della chiusura del campionato il 24 maggio, giorno in cui il presidente compie 71 anni:
“Lo scudetto sta lì e per raggiungerlo servono varie componenti. La fortuna puoi invocarla ma non è scontato che arrivi. Io al San Paolo ci sarò comunque, perché sarà l’ultima giornata e speriamo in un bel regalo”