CorSport: Conte sulle orme di Mou. Nove anni fa Barcellona-Inter e la finale di Champions

Oggi come allora l'obiettivo è vincere per cancellare la partita contro lo Slavia. Di quell'Inter restano solo Zanetti e Oriali che non esiterebbe a dire che la pasta dei due allenatori è simile

conte

Tra le partite di Champions delle italiane, la più affascinante è Barcellona-Inter, scrive Alberto Polverosi sul Corriere dello Sport.

Se non altro perché si porta dietro uno straordinario carico di trofei: 8 in tutto restando fermi alla sola Champions.

Dall’ultimo storico Barcellona-Inter sono passati nove anni. All’epoca alla guida dell’Inter c’era Mourinho che, dopo il 3-1 dell’andata a San Siro, perse a Barcellona 0-1 e conquistò la finale di Madrid. Vinse sul Bayern e si accaparrò l’ultima Champions italiana.

“Quella sera Mourinho portò l’Inter dove la storia la stava reclamando da tempo. Se frughiamo nella memoria, non ricordiamo un capolavoro di organizzazione difensiva (strano, non esiste solo l’attacco) paragonabile alla notte del Camp Nou”.

Di quei tempi, oggi nell’Inter sono rimasti solo il vice presidente Zanetti ed è tornato Lele Oriali.

“Se Oriali potesse spiegare quanto c’è di Mourinho in Conte, direbbe che il carattere ombroso è comune, ma aggiungerebbe che anche la pasta dell’allenatore è simile, come la capacità di entrare nella testa dei giocatori, di guidarli con carattere, rabbia, grinta, trasformandoli in una squadra vera, con pochi fronzoli e molta sostanza”.

L’Inter di allora era un prodotto finito, scrive Polverosi, quella di oggi è nata da poco, ma Conte e l’Inter devono cancellare la pessima partita contro lo Slavia.

“Non possono perdere altro terreno, anzi, devono rientrare in corsa prima possibile. Sarebbe bello per gli interisti se accadesse proprio stasera al Camp Nou”.

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