Tuttosport: dal 2020 niente tournée all’estero per la Juve. Sarri preme per evitarle

Il tecnico bianconero preferisce lavorare con tranquillità, sia sotto il profilo tattico che sotto quello atletico

blitz di tare
Mentre la Juve, in campo, sembra essere ancora alla ricerca del sarrismo, il tecnico bianconero potrebbe essere artefice di una novità in termini organizzativi. In particolar modo nelle trasferte estive.
Secondo quanto scrive Tuttosport, infatti, l’anno prossimo la Juventus potrebbe scegliere di non disputare partite o tournée all’estero, come invece ha fatto finora.
A spingere in tal senso sarebbe proprio l’allenatore di Figline Valdarno.
Sarri non ha mai nascosto la sua ostilità verso le trasferte troppo dispendiose in termini di tempo ed energia. L’allenatore preferisce lavorare con tranquillità, sia sotto il profilo tattico che sotto quello atletico, avendo tutti i giocatori a disposizione per insegnare loro i movimenti necessari per portare a termine il suo gioco.
Del resto, proprio alla tournée in Cina, si è detto nelle settimane scorse, potrebbe essere addebitata la polmonite che ha tenuto lontano il tecnico dalla panchina bianconera nelle prime due giornate di campionato.
Scrive Tuttosport:
“Un’estate italiana? A trent’anni dall’inno dei Mondiali 90 (Bennato-Nannini), la Juventus potrebbe svolgere un ritiro tradizionale, senza tournée in Asia o negli Stati Uniti. E’ presto per dare certezze, ma qualcosa inizia a muoversi in vista dell’estate 2020. Per esempio, gli organizzatori dell’International Champions Cup, la competizione internazionale che fa viaggiare i grandi club in tutto il mondo, stanno facendo attente valutazioni sulla prossima edizione: con gli Europei che si disputeranno dal 12 giugno al 12 luglio, è molto probabile che le grandi d’Europa inizino la preparazione senza la stragrande maggioranza dei loro top player, a cui dovranno essere concesse vacanze di almeno tre settimane. Insomma, senza i big c’è il rischio che gli ingaggi in Asia e in Usa diminuiscano drasticamente, rendendo l’affare meno goloso del previsto. Così, se l’ICC non dovesse prendere corpo, molte delle squadre potrebbero riflettere se prendersi una pausa con l’Asia, concedendosi un ritiro normale, magari con qualche settimana passata in montagna. Tra questi c’è anche la Juventus, per la gioia infinita di Maurizio Sarri. L’allenatore è un forte sostenitore di questa soluzione che gli consentirebbe di lavorare con tranquillità sia sotto il profilo tattico che sotto quello atletico”.
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