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Mura: “non ignoriamo che le curve sono imbevute di fascismo e nazismo”

Su Repubblica: basta, per favore, con la solita solfa degli stadi come spazi d’aggregazione. Sono più di 30 anni che va avanti

Mura: “non ignoriamo che le curve sono imbevute di fascismo e nazismo”

Su Repubblica, Gianni Mura critica quanto apparso ieri sulle pagine del Foglio sportivo a proposito della stretta delle forze dell’ordine nei confronti degli ultrà.

Il Foglio, racconta, scriveva:

“Se si vuole davvero cambiare il clima dei nostri stadi anche le istituzioni, e i media, devono accettare il fatto che il tempo dei divieti assurdi e la colpevolizzazione di massa, è finito, e che perseguire gli ultras come movimento collettivo, invece dei singoli che commettono reati, non avrà altro risultato che quello di cancellare uno dei pochi veri spazi di aggregazione popolare che sono rimasti”.

Parole che fanno assomigliare l’antirazzismo nel calcio a una moda radical-chic e quasi mostrano i Daspo come una misura discutibile, se non liberticida.

“basta, per favore, con gli spazi d’aggregazione, sono più di 30 anni che sento suonare la solita musica. In ogni città, grande o piccola, gli spazi d’aggregazione ci sono. Basta occuparli, viverli, nella speranza che i sindaci sceriffi non abbiano fatto segare tutte le panchine. Se poi uno si sceglie come spazio d’aggregazione un centro commerciale o uno stadio, padronissimo, ma non veniteci a raccontare che sono gli unici praticabili “per esprimersi e combattere battaglie sociali e politiche””.

Ora, scrive Mura,

“se è stupido dire che tutti gli ultras sono violenti e razzisti, è altrettanto stupido ignorare che molte curve sono imbevute di fascismo e nazismo”.

La Uefa sembra stufa del razzismo e dell’odio in generale, tanto da aver squalificato i campi di Romania, Ungheria e Slovacchia. Dovremmo prendere esempio anche noi in Italia.

 

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