La squadra di Ancelotti vince con qualità e furbizia, sofferenza e talento. Cambi azzeccati. Mertens scrive una delle pagine più belle della storia europea del club
Su La Stampa il commento di Jacopo D’Orsi a Napoli-Liverpool.
Un Napoli “capolavoro di artigianato” vince con “qualità e furbizia, sofferenza e talento” e piega i campioni d’Europa.
“In avvio ha lasciato loro l’iniziativa senza vergognarsi, soffocando il tridente delle meraviglie di Klopp tra le linee di difesa e centrocampo, otto uomini in nemmeno dieci metri”.
Una volta neutralizzato Firmino, levandogli la possibilità di innescare Salah e Mané, il più era già fatto. Al resto hanno pensato Mario Rui, con la velocità nei recuperi su Salah e il ritrovato Koulibaly.
Il quotidiano loda i tentativi di Fabian Ruiz all’inizio della partita, i cambi di Ancelotti e l’impresa di Mertens, al quale è toccato “scrivere una delle pagine più belle della storia europea del Napoli”.
Quando il candidato al Pallone d’Oro Van Dijk
“ha perso il controllo regalando a Llorente l’assist per il raddoppio, c’è mancato poco che il San Paolo venisse giù”.