L’Inter ci riprova per il belga e supera la Juve dopo il no di Dybala allo United. Resta anche la pista Dzeko. La chiave per accontentare tutti è l’argentino

Su Libero Fabrizio Biasin parla dell’affare che coinvolge Lukaku, Dzeko, Dybala, Icardi e Higuain.
Giovedì si chiude il mercato inglese in entrata e dunque difficilmente il Manchester United cederà Lukaku oltre quella data, a meno che non riesca a rimpiazzarlo tra oggi e domani con Mandzukic e guadagni altro tempo.
La situazione, al momento, vede la Juve che fa un passo indietro, mentre l’Inter è tornata alla carica con un’offerta di 80 milioni. Lo United, da parte sua, ne chiede 83, ma la sensazione, scrive Biasin, è che alla fine possano cedere alla “tecnica Marotta”.
Ieri, intanto, l’agente di Dzeko ha parlato con lo staff dirigenziale dell’Inter. I nerazzurri provano a trovare un’alternativa alla richiesta giudicata eccessiva della Roma: 20 milioni. L’alternativa sarebbe inserire nell’affare Mauro Icardi. La formula potrebbe essere Icardi alla Roma e Dzeko più 35-40 milioni all’Inter.
Una proposta che potrebbe avere un senso se non fosse che Icardi non è disposto a trasferirsi altrove.
Ed ecco l’ipotesi che fa Biasin.
“La sensazione è che la Juve abbia «giocato» con Lukaku e in realtà pensi solo all’argentino”.
L’Inter, però, non sarebbe disposta a trattare con la Juve come con la Roma. Per i bianconeri e il Napoli non si scende sotto quota 70 milioni, cifra enorme visto il punto in cui sono arrivate le cose.
In tutto questo, però, resta ancora Dybala, che ha detto no allo United e che vorrebbe avere un’altra chance con Sarri. Il 10 bianconero sarà con ogni probabilità invitato ad andare altrove.
Il solo incastro possibile, anche qui, è Icardi alla Juve e Dybala all’Inter. Se non fosse che “Marotta e Paratici difficilmente andrebbero a mangiare una pizza insieme”.
“Totale? Prima o poi qualcosa accadrà. E voi direte: «Beh, comodo così», ma del resto ogni giorno scriviamo «oggi si decide» e poi non si decide mai una mazza. Ah, ci siamo dimenticati di Higuain! Ecco, nessuna novità”.