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L’ultima tendenza: gli allenatori che svalutano i propri giocatori (da Conte in giù)

L’Inter perderà cento milioni. Dotto si chiede: Conte è più strategico, più arrogante o più insicuro? Le domande di Sconcerti su Icardi. Nereo Rocco Buriani e Tosetto

L’ultima tendenza: gli allenatori che svalutano i propri giocatori (da Conte in giù)

Gli svalutati

L’ultima tendenza: gli allenatori fanno crollare i prezzi dei propri giocatori. Sta accadendo all’Inter, dove i giudizi di Conte su Perisic e Nainggolan si sono aggiunti all’esclusione di Icardi dalla rosa. Zidane al Real Madrid ha invece detto che Bale deve andar via il prima possibile. Si parla di uno scambio con Neymar del Psg.

L’Inter perderà 100 milioni

Le casse nerazzurre dovranno in qualche modo accontentarsi, perché i nomi più caldi in partenza, ovvero Icardi, Nainggolan e Perisic, hanno perso gran parte del loro valore e l’Inter vendendoli ora (se ci riuscirà) “perderà” una cifra vicina ai 100 milioni di euro. Colpa dell’ultima stagione sull’altalena, soprattutto. Ma anche queste prime settimane del nuovo corso hanno spinto verso il basso il prezzo del cartellino dei tre giocatori.
Carlo Angioni, Gazzetta

Insicuro ed esagerato (Antonio Conte)

Un insicuro. Non ha ancora incassato il primo bonifico mensile da un milione di euro e ha già impugnato la scimitarra. Contro la società che lo strapaga e contro giocatori strapagati e forse appagati, di fatto scaricati. Levantino da manuale, Antonio Conte esagera. Lui, si sa, ha una discreta opinione di sé (eufemismo). Il punto è capire se alla base delle sue esternazioni molto muscolari di questi giorni ci sia il calcolo che non si sa bene cosa calcoli, la presunzione che gli fa perdere il senso della misura o l’ansia che gli fa perdere il senso della realtà. Insomma, più strategico, più arrogante o più insicuro? Le tre cose, probabile, si sovrappongono, ma è la terza direi la chiave del mondo Conte.
Giancarlo Dotto, Corriere dello sport

Icardi non gioca da cinque mesi

Icardi, ancora. Poi c’è il caso Icardi, un giocatore in una difficoltà atletica ormai importante per tutti. Non gioca da 5 mesi. Il tono muscolare di un uomo diminuisce subito dopo tre giorni di inattività. In un giocatore anche prima. Per tornare a dare il meglio di sé a Icardi serviranno almeno due-tre mesi dal primo giorno di allenamento vero. Valeva la pena arrivare a questo? Non ricordo più, ma dov’è l’errore insanabile, perché siamo arrivati a questa rovina comune?
Mario Sconcerti, Corriere della sera

Nereo Rocco, Buriani e Tosetto

Rocco era Rocco. C’era una volta da parte dei tecnici il rispetto per il capitale sociale. Dopo tre mesi di campionato, non 45 minuti di esibizione, chiesero a Rocco cosa pensasse dei due nuovi acquisti di quell’anno: Buriani e Tosetto. “El moretto me entusiasma” rispose il Paròn con un sogghigno dei suoi, perché Buriani era biondissimo. Pausa. “Toseto – che non la beccava mai nemmeno per sbaglio e così avrebbe continuato – me entusiasmerà.”
Gigi Garanzini, La Stampa


Bale-Neymar: come può finire
Ci sono diverse controindicazioni: il destino preferito di Neymar resta sempre il Barcellona (che non ha liquidità) e, soprattutto, Tuchel e Leonardo non hanno mai mostrato interesse per Bale. I due hanno parlato di nuovo tra sabato e domenica. “La rosa è quasi completa. E no, non ci sono state offerte concrete per Neymar” ha detto il dirigente brasiliano. E l’allenatore ha incensato O Ney: “Chiaro che domani verrà con noi in Cina,e sabato giocherà contro l’Inter. Neymar è un giocatore nostro, ha iniziato ad allenarsi col gruppo e voglio che resti, come qualsiasi allenatore che lo alleni”.

Filippo Maria Ricci, Gazzetta

Gli antenati di Neymar

Nella sua rubrica chiamata “Memorie in bianco e nero”, Alfredo Relaño su El País racconta l’estate del ’59. Quella in cui tutti volevano vedere dal vivo i brasiliani campioni del mondo. Al Bernabeu si presentò il Santos e la partita fu venduta come la sfida tra Di Stéfano e Pelé, nonostante i 14 anni di differenza. Vinse 5-3 il Real. Scrissero: “Di  Stéfano gioca per il Madrid, il Santos gioca per Pelé. Il Valencia invitò lo stesso Santos per un triangolare cui partecipò anche l’Inter. L’Atlético invitò il Botafogo di Garrincha e Didì. Il Barcellona ospitò il Corinthians. Furono senati 26 gol in 3 partite. Il Santos batté 7-1 l’Inter con 4 gol di Pelé.

Qualcuno si rivaluta

Ricapitolando: un mese fa, Demiral si è trasferito alla Juventus per 15 milioni di euro. Successivamente, il calciatore è andato in vacanza, ha svolto le visite mediche e da qualche giorno ha ripreso ad allenarsi. Nel mentre, il valore del cartellino del giocatore è quasi triplicato. Tutto normale? A dire il vero, sì. Perché una spiegazione logica c’è eccome.
Partiamo dal prezzo di un mese fa: Demiral è stato pagato 15 milioni di euro dalla Juventus, ciò però non significa che il Sassuolo avrebbe chiesto la stessa cifra a chiunque si fosse fatto avanti per acquistarlo. Merih è stato prelevato dai neroverdi, lo scorso gennaio, in sinergia con la stessa Juventus, che pertanto aveva un diritto di prelazione tale da renderla avvantaggiata – per quanto riguarda il prezzo – rispetto alle altre interessate. gianlucadimarzio.com

(tratto da Slalom)

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