La campagna acquisti di De Laurentiis non ha niente a che vedere con le precedenti. Nell’inversione giocano un ruolo sia Ancelotti che l’arrivo di Sarri alla Juve
La strategia del Napoli sul mercato è totalmente cambiata, scrive Alessandro Barbano sul Corriere dello Sport. De Laurentiis adesso siede a discutere con i procuratori, come ha fatto in occasione del caffè a casa di Ancelotti con Raiola, Giuntoli, Insigne e lo stesso mister. Ed è proprio il tecnico ad ispirare e in parte a guidare le scelte di acquisto del presidente. La campagna acquisti di De Laurentiis non ha niente a che vedere con le precedenti.
La volontà del Napoli di trattare Icardi chiude il cerchio. Con Manolas e Di Lorenzo già acquistati, James in procinto di arrivare e il centravanti argentino, il Napoli potrebbe davvero sfidare la Juve ad armi pari.
Mentre fino a ieri il presidente osava ma non troppo, adesso la strategia si è ribaltata. Prima c’era solo un top player alla volta, per stupire. Ora, con Manolas, Icardi e James ce ne sono tre insieme.
“Non si tratta solo di spendere di più, ma di mettere in discussione lo stesso modo di interpretare il ruolo di presidente, rinunciando alla prospettiva rassicurante dell’eterno secondo che comanda tutto a casa sua e mettendosi in gioco, cercando alleanze nuove, come quella con il più potente dei procuratori Jorge Mendes, delegando poteri e funzioni a uomini fino a ieri abituati a stare a corte con deferenza”
Barbano usa un’immagine interessante. Fino a ieri il Napoli di De Laurentiis era un ducato feudale, scrive, adesso si sta trasformando in signoria.
Non si sa quanto abbia contato, in questa inversione, la presenza di Ancelotti. Potrebbe anche essere stato determinante l’arrivo di Sarri alla Juve e il riaccendersi di una “bruciante rivalità”.
Certo, scrive Barbano, Aurelio non è più Aurelio:
“è un uomo fuggito dall’astuzia del suo secolo per approdare nel coraggio che serve al tempo del calcio globale. Anche a costo di rischiare di più”