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Sconcerti: “Ha vinto il Liverpool e nessuno sa dire quanto l’abbia meritato”

Sul Corriere della Sera l’opinionista scrive che la finale di Champions è stata brutta e dal sapore di vecchio e che nessuna delle due squadre ha prevalso sull’altra

Mario Sconcerti racconta la finale di Champions di ieri a Madrid come non bella, dal sapore di vecchio:

“Ha vinto il Liverpool e nessuno sa dire quanto l’abbia meritato. Ha segnato con un rigore assegnato dopo 25 secondi bloccando la partita su un’attesa infinita”.

E’ stato, scrive Mura, come se a quel punto le squadre si siano messe ad aspettare che la partita, da sola, decidesse spontaneamente da che parte pendere e chi far vincere.

“Questo le ha logorate al di là del ritmo, mai altissimo e le ha anche snaturate”.

Liverpool e Tottenham sono state solo attente a non subire ma non c’è stata qualità e forza incisiva. Il più determinante, secondo Sconcerti, è stato Alexander-Arnold che correndo su e giù per la fascia ha fermato Son per un tempo, poi ha annullato Alli e concluso spesso da difensore.

“Il Tottenham ha cercato a lungo di pensare che il rigore non c’era stato. È impossibile entrare nella partita più importante dell’anno e perderla senza aver ancora toccato il pallone. Altrettanto impossibile è stato far finta di niente. Pochettino non ha cambiato niente per un’ora, non dico gli uomini ma nemmeno l’accademia sul campo, il senso del ritmo, il carattere. Il Tottenham ha tirato per la prima volta in porta dopo 78 minuti e a quel punto ha trovato un grande portiere, Alisson”.

E’ stato “un ottimo di qualità media”, che per Sconcerti è comunque lontano dalle idee italiane di calcio. Sicuramente nessuna delle due squadre ha prevalso sull’altra, nessuna è stata superiore.

“Il Liverpool l’ha meritata non per diversità ma per somma di presenze nelle poche azioni importanti della gara e per essere arrivato alla seconda finale consecutiva”.

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