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Responsabilità e cazzimma: sul terzo gol a Parma, Milik ha esaudito le richieste di Ancelotti

Avrebbe potuto mandare Mertens in porta, invece ha rischiato e ha mostrato carattere. Ancelotti gli faccia tirare i rigori. Dries tornerà presto al gol

Responsabilità e cazzimma: sul terzo gol a Parma, Milik ha esaudito le richieste di Ancelotti

Avrebbe potuto darla a Mertens

Nell’intervista rilasciata a Il Napolista lo scorso 23 febbraio, mister Ancelotti non aveva usato mezzi termini:

«la qualità del gioco deve essere supportata da tanti altri valori altrettanto importanti che sono la determinazione, la cattiveria in certe circostanze, la personalità, la responsabilità che uno si deve prendere. Quella che voi a Napoli chiamate cazzimma».

C’è stato un momento preciso della partita giocata contro il Parma dove abbiamo visto materializzarsi il monito dell’allenatore ai suoi ragazzi. Minuto 73, con il Napoli in vantaggio di due gol, Arek Milik si trova sui piedi una palla da appoggiare semplicemente a Dries Mertens e mandarlo in rete. L’ariete polacco sceglie la soluzione più difficile e facilmente soggetta a critica: controllo della palla e un fendente di sinistra da fuori area che va ad infilarsi nell’angolino della porta difesa da Sepe.

In una fase del match dove bisognava ammazzare la partita, dopo il brivido del rigore/non rigore procurato da Malcuit e annullato dal Var, le improvvise ed imprevedibili fiammate di Gervinho e le belle parate di Meret, il centravanti polacco si è assunto la responsabilità di cui parlava l’allenatore. Associata ad una giusta dose di cazzimma.

Ancelotti gli faccia tirare i rigori

Un bel calcio alle critiche dopo qualche gol facile sbagliato nelle ultime apparizioni da parte di un calciatore ritrovato, il migliore del campionato per media minuti/gol, come dimostrato da recenti statistiche. Un attaccante vero che si ritrova ad appena 5 reti dalla vetta della classifica marcatori guidata dall’acquisto del secolo che sembra condannato a vincerla (ps: il gol tolto dalla Lega a Piatek e assegnato come autorete di Toloi resta ad oggi ancora un mistero). Un traguardo, tra l’altro, raggiunto al momento senza aver calciato nemmeno un rigore, unico tra i primi otto della graduatoria. Alla luce di questo ragionamento, a partire da oggi, don Carlo farebbe bene a designarlo anche rigorista ed evitare il ripetersi di quanto accaduto tra Milik e Verdi contro la Samp. In nome della sana cattiveria di squadra di cui ha parlato Ancelotti, potrebbe essere un obiettivo collettivo provare a mettere in discussione il dato acclarato di Ronaldo capocannoniere.

L’impresa è ardua ma crederci non costa nulla. E con la giusta cazzimma potremmo regalare a questo noioso e scontato campionato un briciolo di imprevedibilità e consacrare un calciatore che fino ad oggi è soltanto in credito con la fortuna.

P.s: da tifosi romantici, facciamo tutti il tifo per un immediato ritorno al gol di Mertens. Ma siamo certi che il folletto belga, amante delle sfide e calciatore dal grande cuore, avrà sicuramente gioito anche lui per il grande ritorno di Milik.

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