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Mancini: «In caso di buu razzisti, i giocatori potrebbero fermarsi»

Alla Gazzetta: «Non si deve minimizzare, un’azione clamorosa può servire. Barella somiglia a Tardelli. Il campionato non è chiuso, il Napoli non deve mollare»

Mancini: «In caso di buu razzisti, i giocatori potrebbero fermarsi»

«Barella deve essere sicuro di giocare»

La Gazzetta dello Sport intervista il ct della Nazionale Roberto Mancini che parla anche di razzismo e di Barella.

«Barella? Lo dicevo a Tardelli a Coverciano: “Ti assomiglia”. Ha qualità tecnica, tiro, non perde la palla, la prende di testa nonostante non sia alto, non molla mai, si inserisce, ma deve segnare qualche gol in più. Per essere un giovane con poche partite in A, ha una padronanza del ruolo molto importante. Un modello per quei giovani che hanno tutto tranne quel qualcosina in più da trovare dentro per il salto di qualità».

«Jorginho e Verratti hanno qualità ed esperienza tali da giocare sempre nelle loro squadre. Barella è giovane, ha prospettive di miglioramento enormi: deve essere sicuro di andare a giocare. Se va in un grande club e gioca sempre – come credo succederebbe, perché ha tutto – può migliorare molto di più. Ma non deve andar via per giocare una volta sì e una no».

Il caso Koulibaly

«Confido che non riaccada, che il precedente abbia insegnato qualcosa. Nel 2019 sono cose assurde, non dovrebbero neanche più venire in mente».

La Gazzetta ricorda che per Salvini la linea del governo è diversa da quella dell’Uefa, dello sport.

«Minimizzare non si deve. Se la cosa dovesse ripetersi un’azione clamorosa può servire, a costo di penalizzare il 99% degli spetta- tori allo stadio: i giocatori potrebbero perlomeno fermarsi, smettere di giocare».

Lo scudetto

«No. E comunque il campionato non è chiuso: il Napoli non deve mollare, anche se credo che alla fine vincerà la Juve».

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