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Fincantieri in pole per la ricostruzione del Ponte Morandi

Bono ieri in visita al cantiere di Ponente con Claudio Gemme. Caso rimborsi di Autostrade, Aspi si mostra insofferente verso i legali delle aziende

Fincantieri in pole per la ricostruzione del Ponte Morandi

È arrivata ieri, dal Viminale, la firma al decreto per la semplificazione della documentazione antimafia che dà la possibilità al commissario Bucci di utilizzare procedure più snelle per affidare i lavori di ricostruzione del nuovo ponte sul Polcevera.

Sempre ieri sono iniziate le operazioni per demolire ciò che resta della pila 9 e liberare via Perlasca dalle macerie, cosa che secondo Bucci accadrà entro due settimane.

Bono: “Pronti a realizzare subito due ponti”

L’ad di Fincantieri, Giuseppe Bono, dichiara al Secolo XIX di essere “pronto a realizzare non uno ma due ponti per Genova”. Oltre al nuovo Morandi, come abbiamo scritto ieri, il colosso navalmeccanico è disponibile anche a costruire un ponte più piccolo, in ferro, alla foce del torrente Polcevera, a poche centinaia di metri da quello crollato e l’iniziativa è inserita nel protocollo di intesa firmato da Cassa depositi e prestiti, Fincantieri, Ferrovie dello Stato e Sname Terna con il governatore Toti e il commissario Bucci per avviare una serie di iniziative a sostegno di Genova.

Bono ieri ha visitato il cantiere di Sestri Ponente con Claudio Gemme manager del gruppo che per giorni è stato in pole per ricoprire l’incarico di commissario per la ricostruzione prima della nomina del sindaco di Genova, scartato proprio per questo conflitto di interessi.

Secondo quanto risulta al Secolo, se Fincantieri dovesse aggiudicarsi la commessa coinvolgerà nel progetto anche il gruppo Salini Impregilo oppure Cimolai Technology, altra azienda partner del colosso guidato da Bono.

Il caso dei rimborsi di Autostrade

Il Secolo torna sulla questione della seconda tranche di indennizzi erogati da Autostrade alle imprese danneggiate dal crollo di cui abbiamo scritto ieri. I contributi dovrebbero coprire le perdite previste fino al 15 febbraio, dopo i 404 assegni versati per il periodo 15 agosto/15 novembre.

Il primo giorno, lo abbiamo detto, a fare la fila davanti alla scuola Caffaro di via Gaz erano stati in 150, ieri altri 140.

Ma nella giornata di ieri la tensione è stata alta. Alcuni legali presenti hanno consigliato ai titolari delle aziende di essere cauti nella firma dei moduli forniti da Aspi, e soprattutto di chiedere che sui moduli venisse aggiunta la dicitura “quale acconto sul maggior danno subito”, per non inibirsi la possibilità di fare causa o di ricevere indennizzi tramite il modulo Ae della Camera di Commercio.

La preoccupazione dei legali – come abbiamo raccontato nella rassegna stampa pubblicata ieri – è che, in caso di una sentenza che attesti la responsabilità di Autostrade per il crollo, i moduli sottoscritti possano essere utilizzati come prova di un risarcimento già avvenuto.

La società “ha opposto un netto rifiuto”, scrive Il Secolo, e il 95% di commercianti e artigiani ha firmato lo stesso.

Interpellati dal quotidiano genovese, i funzionari di Aspi hanno spiegato che se in futuro dovessero sorgere azioni e vertenze giudiziarie di risarcimento danni, gli importi già erogati da Aspi rappresenteranno un anticipo di quei risarcimenti, nello specifico per i danni subiti sul lungo periodo, fino al 15 febbraio 2019.

L’insofferenza di Aspi verso gli studi legali presenti

Ieri, però, Autostrade “ha dato qualche segno di insofferenza rispetto alla presenza di studi legali che avrebbero voluto trattare in nome e per conto di loro clienti”, cosa che alcuni hanno interpretato come “una sorta di ammissione di colpevolezza”.

Al contrario, precisa Aspi, è stato un segno di attenzione per i commercianti, “che sappiano che il rapporto con la società può essere diretto, senza doversi fare carico anche di spese legali”.

D’ora in poi, scrive Il Secolo XIX, “il metro sarà questo: se il titolare di un’attività si farà accompagnare allo sportello da un avvocato non ci saranno chiusure. I legali che abbiano mandato di agire “in nome e per conto di” invece non devono andare allo sportello, ma scrivere all’ufficio legale di Autostrade”.

Oggi si ricomincia.

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