Numeri e sensazioni di una partita ordinata in difesa e propositiva in attacco: Malcuit è un giocatore vero, non solo una comparsa.
Le parole di Ancelotti
Pochi minuti fa, Carlo Ancelotti a Sky ha dato una spiegazione del suo approccio al gioco: «Il mio Napoli cambia modo di attaccare in base alla posizione e alla scelta dei terzini». E allora questa è una notte importante, perché Napoli-Parma consegna al club partenopeo e al suo allenatore un nuovo terzino, un laterale difensivo. Kevin Malcuit ha giocato la partita che doveva giocare, è stato scelto come calciatore concatenato a Fabian Ruiz sulla destra e ha interpretato la posizione di esterno difensivo secondo le sue caratteristiche. Che poi ci sia aderenza tra il suo modo di giocare e le richieste di Ancelotti, è frutto del lavoro. Di chi l’ha acquistato, di chi schiera il Napoli in modo di far rendere bene i calciatori a disposizione.
Malcuit è un terzino d’attacco, stasera è andato in campo per sovrapporsi nello spazio lasciato libero da Fabian Ruiz. E l’ha fatto, l’ha fatto bene. Ha dato dimostrazione di poter essere un’alternativa importante per il Napoli. Alternativa numerica e soprattutto tattica: rispetto ad Hysaj, l’ex del Lilla è – per l’appunto – un terzino d’attacco. Un vero terzino d’attacco. E allora ecco i dribbling uomo su uomo, i cross, anche i passaggi sulle sovrapposizioni interne del suo compare spagnolo. Così nasce il gol di Insigne.
L’inconsistenza del Parma
Certo, la partita “vacanziera” del Parma impedisce di dare un giudizio completo. Nel senso: la squadra di D’Aversa aveva ben poche velleità offensive, ha rinunciato in partenza ad alcuni dei suoi uomini migliori perché a Napoli era troppo difficile giocare. Un atteggiamento che non condividiamo mai, quando riguarda gli altri come quando riguarda noi. In ogni caso, al di là della coscienza sportiva di ognuno, gli avversari di giornata lasciano qualche punto interrogativo sulla consistenza di Malcuit quando c’è da difendere, ma da difendere sul serio. Anche Ancelotti si è espresso così, in conferenza.
Al netto di questa (dovuta) precisazione, restano le sensazioni di una serata positiva, avallata dai numeri: Malcuit ha disegnato una partita da 97 palloni giocati, con il 90% di precisione dei passaggi e 4 dribbling riusciti. In più, 7 eventi difensivi e buone letture in recupero con i compagni in difficoltà. Insomma, una serata di ordine arretrato e proposta offensiva, il ruolo di terzino interpretato secondo le direttive di Ancelotti e voto positivo portato a casa. Ci sarà da lavorare, ma il Napoli ha un secondo terzino destro dopo anni di monopolio-Hysaj. Forse non è (ancora) un co-titolare dell’albanese, ma Malcuit c’è, non è solo un paravento al rinnovo di Koulibaly. È una notizia da non sottovalutare, nell’economia della stagione del Napoli.