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Il Napoli esce ridimensionato rispetto alla Juve, ma non a sé stesso

Il risultato è giusto, emblematico il confronto diretto Hysaj-Ronaldo. Ma, come ha spiegato Ancelotti, tutto fa esperienza per il Napoli.

Il Napoli esce ridimensionato rispetto alla Juve, ma non a sé stesso

Avvertire le distanze

Al di là delle polemiche (social) per l’espulsione di Mario Rui – qui il video dell’episodio -, Juventus-Napoli resta una partita dall’esito giusto. Il risultato finale premia la squadra di Allegri per i suoi meriti, soprattutto dopo l’inizio spumeggiante di quella di Ancelotti. Che, a sua volta, paga proprio la colpa di essersi limitata a dieci-quindici minuti di gran carriera. Nel resto del match, si sono avvertite ampie distanze con i bianconeri.

La diapositiva esasperata dell’incontro è il duello Ronaldo-Hysaj: da una parte uno dei migliori calciatori del mondo, dall’altra un terzino che ha fatto fatica a reggere la forza d’urto del portoghese, che non è riuscito a trovare gli strumenti per fermarlo. Nulla contro Elseid, ci mancherebbe, il colpo di testa ciccato da cui nasce il gol del pareggio della Juve è un errore che potrebbe capitare a chiunque. Ma è una questione di forza e personalità, skill che in questa partita sono state troppo sbilanciate dalla parte della Juventus.

Tutta esperienza

Ci sta, perché i valori delle due squadre sono questi. C’è una differenza di fondo, che si è concretizzata in questa partita come negli ultimi anni. E che è stata evidente soprattutto nei momenti chiave del match, quando il risultato è stato determinato dai campioni. Mandzukic, Bonucci e soprattutto Ronaldo. Detto questo, il Napoli esce ridimensionato rispetto alla Juventus, non rispetto alla sua stagione e alla sua forza.

Anche il dopopartita è stato gestito bene, le critiche di Ancelotti all’arbitro sono state garbate, e accompagnate dall’individuazione dei motivi della sconfitta: mancanza di coraggio e personalità, i parametri che fanno la differenza quando i valori in campo sono dalla parte degli avversari. Ecco, il Napoli non è riuscito a fare questa differenza, se non in segmenti rari e brevi della partita di oggi. Allo stesso modo – l’ha detto ancora Ancelotti -, tutto fa esperienza. Nel senso che tutto fa curriculum rispetto alle aspirazioni da grande del Napoli. Di un Napoli diverso rispetto a quello degli ultimi anni, che sta studiando per fare ed essere qualcosa di nuovo. In questa fase di transizione, la Juventus è lontana tanto da vincere 3-1 allo Stadium, con merito e qualche brivido sparso di apprensione. Appuntamento tra 19 giornate, per capire se i margini potenziali di miglioramento avranno cambiato i rapporti di forza.

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