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Da Higuain al Bari, per noi del Sud è sempre una questione di corna

Il mondo viaggia sulle plusvalenze, le magliette su Amazon, la finanza calcistica ma qui tutto si muove ancora sulla grammatica minima familiare

Da Higuain al Bari, per noi del Sud è sempre una questione di corna

Per noi del sud è sempre una questione di corna.

Qualche estate fa ce le fece Robertino Higuain. Non sbagliò ad andare via, sbagliò a gettarsi tra le braccia del pretendente in amore. Quando tradisci devi fare attenzione al contesto, e quel tradimento ci pose molti interrogativi inespressi circa le nostre capacità amorose. Ogni nostra reazione era una richiesta occulta di viagra esistenziale. Oggi è il turno della moglie-presidente, quella che critichi per un anno intero davanti agli amici ché non saprà mai cucinare bene come la tua mamma, quella che d’un tratto si dimentica del tuo compleanno. Anzi, peggio: festeggia quello di un amante minore proprio nel giorno del tuo sacro genetliaco. Allora fingi nonchalance ma rimpiangi il delitto d’onore.

Il mondo viaggia sulle plusvalenze, le magliette su Amazon, la finanza calcistica, i manager, gli spogliatoi, le pianificazioni, ma al sud tutto si muove ancora su quella grammatica minima familiare. Il tifo d’altra parte è spesso quello che rimane di questa dissociazione mentale. Si ama e si disprezza finché non si subiscono le corna. Poi, da cornuti, ciascuno si costruisce il proprio racconto di sopravvivenza possibile – “Ultimamente era ingrassata”, “Non mi è mai piaciuta”, “Peggio per lei”.

Ora ci tocca persino pensare che il Sud non sia solo Napoli. Se guardi lo stivale pare ci sia pure Bari. Allora vai a casa, frughi nell’armadio e confronti i vestiti tuoi con i suoi – chi veste meglio? Chi ha più successo sul lavoro? Chi ha l’auto più nuova?

Non sia mai quelli fanno l’urlo più forte del nostro allo stadio. Ci toccheranno anni di analisi.

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