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L’Antitrust contro Sky e Dazn: nel mirino, composizione e fruizione dei pacchetti calcio

Sky non avrebbe chiarito ai suoi utenti il ridimensionamento dei contenuti, Dazn non assicurerebbe quanto promesso nel suo slogan “Quando vuoi, dove vuoi”.

L’Antitrust contro Sky e Dazn: nel mirino, composizione e fruizione dei pacchetti calcio

L’articolo della Gazzetta

Due procedimenti istruttori dell’Antitrust nei confronti di Sky e Gruppo Perform, proprietario di Dazn. Nel mirino, la «commercializzazione dei pacchetti delle partite di calcio per la stagione
2018-2019». Secondo quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport – che a sua volta cita la nota dell’Antitrust – «Sky avrebbe adottato modalità di pubblicizzazione dell’offerta del pacchetto calcio che, in assenza di adeguate informazioni sui limiti dell’offerta relativi alle fasce orarie, potrebbero avere indotto i nuovi clienti ad assumere una decisione commerciale non consapevole».

Per quanto riguarda Dazn, invece, l’Antitrust ha attaccato lo slogan “Quando vuoi, dove vuoi”. Secondo l’istruttoria, farebbe intendere al consumatore «di poter utilizzare il servizio ovunque si trovi, omettendo le limitazioni tecniche che potrebbero impedirne o renderne difficoltosa la fruizione». Anche il famoso “mese gratuito” non va giù all’Autorithy, perché il «senza contratto» pubblicizzato da Dazn si rivela invece essere un vero e proprio accordo con il consumatore, «per cui è previsto il rinnovo automatico, con conseguente esigenza di esercitare l’eventuale recesso per non rinnovarlo. Inoltre, l’iscrizione per la fruizione gratuita del primo mese comporta l’automatico addebito dell’importo per i mesi successivi».

Sky

Il procedimento contro Sky riguarda in maniera più diretta l’offerta al consumatore. L’Antitrust ipotizza che l’azienda di Rogoredo avrebbe indotto i clienti «a rinnovare l’abbonamento nell’erroneo convincimento che l’offerta non fosse mutata». Quando invece ci sarebbe stato «un significativo ridimensionamento del pacchetto per numero delle partite trasmesse». In pratica, mancherebbe il consenso del consumatore rispetto alla nuova composizione del pacchetto calcio riferito alla stagione appena iniziata.

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