ilNapolista

Sergio Ramos su Salah, un’intimidazione che ha deciso la Champions

Sergio Ramos trascina a terra il fantasista egiziano del Liverpool, lo costringe a uscire dalla finale e mette a rischio la sua partecipazione al Mondiale.

Sergio Ramos su Salah, un’intimidazione che ha deciso la Champions

Diverse interpretazioni

Cominciamo coi dati di fatto, che quelli sono necessariamente non impolverati: l’uscita di Mohamed Salah è stata decisiva per la vittoria del Real Madrid. È una questione di qualità, semplicemente. Se in campo ci sono due squadre con una certa distanza in termini di valore assoluto, e quella meno forte perde il suo miglior giocatore, diciamo che il risultato finisce per essere quantomeno influenzato. Se non indirizzato in maniera decisiva. Nella ripresa, il Liverpool senza Salah è stata una squadra incisiva solo a sprazzi, e solo con gli sprazzi di Mané. Il Real Madrid ha sempre provato a controllare il gioco, e la mancanza di una variabile tecnica ed emotiva come Salah ha finito per agevolare questo atteggiamento.

Detto questo – al netto della serataccia del portiere Karius – c’è da dire qualcosa sul fallo di Sergio Ramos. Un intervento sul quale esistono diverse interpretazioni. Luca Marelli, ex arbitro e divulgatore social del regolamento, ha spiegato come per lui Ramos ha commesso «un fallo normale, neanche da giallo». Una lettura di tipo assolutoria, che intercetta la mancata volontarietà di “provocare” l’infortunio alla spalla del fantasista egiziano. Per la Gazzetta, invece, si tratta di «un intervento scorretto sfuggito all’arbitro Mazic»; Repubblica alza il tiro e racconta di come Ramos abbia «trascinato Salah a terra con una mossa di judo, sganasciandogli la spalla sinistra e uccidendo i suoi sogni».

Scongiurare le intimidazioni

Insomma, non c’è certezza trasversale in merito a un episodio dubbio. Di certo resta la sgradevolezza per un intervento al limite del regolamento aiutata dalla sorte. Nella nostra lettura, Ramos tiene il braccio di Salah in maniera scorretta, diciamo anche antisportiva. L’infortunio è forse casuale, ma nasce da una trattenuta dolosa, e quindi Ramos sarebbe stato da punire con una sanzione disciplinare al di là dei danni riportati da Salah (si parla di una possibile infrazione alla clavicola, Klopp ha definito «sesrio» l’incidente).

Sarebbe stato un segnale (coraggioso). Un modo per scongiurare condotte di gioco fallose e/o intimidatorie, furberie che non fanno onore alla bellezza dello sport ai massimi livelli. E che finiscono per cancellare un sogno e mezzo, in questo caso: Salah, infatti, aspetta i risultati degli esami strumentali per capire se potrà partecipare ai Mondiali. L’Egitto è assente alla kermesse iridata dal 1990, l’ex calciatore della Roma ha letteralmente trascinato i Faraoni in Russia. E ora, dopo essere stato trascinato a terra da Ramos, rischia di perdere la seconda occasione della sua vita.

ilnapolista © riproduzione riservata