Una delle ultime missioni operative di Lotti: con i nuovi criteri, suddivisione più equa ed equilibrata. Il Napoli guadagnerebbe 33 milioni sulla Juventus.
L’articolo della Gazzetta e le parole del ministro
Luca Lotti è a fine mandato, tra tre giorni ci saranno le elezioni che dovrebbero designare un nuovo esecutivo, quindi un nuovo ministro dello Sport. Eppure, il ministro uscente dovrebbe riuscire a mettere a segno il suo colpo più importante. Secondo quanto preannunciato ieri in un’intervista a Lady Radio, e secondo quanto scritto in un articolo sulla Gazzetta dello Sport di oggi, in giornata saranno firmati i decreti attuativi per la modifica del piano di ripartizione dei diritti televisivi. La cosiddetta Legge Melandri.
In pratica, verrà approvata la riforma secondo cui i proventi per la vendita dei diritti televisivi in Serie A vengano redistribuiti ai club. Dopo l’acquisto delle licenze interne da parte di Mediapro (come intermediario indipendente), la cifra di partenza è uguale a 1050 milioni l’anno – anche se c’è da attendere il via libera dell’Antitrust. Le parole di Lotti: «La riorganizzazione dei diritti televisivi era annunciata grazie ad una norma di un anno fa: arriviamo ora con i decreti attuativi».
I nuovi criteri vedranno aumentare la fetta da dividere in parti uguali (50%); il 30% sarà assegnato in base ai risultati, mentre il restante 20% in base al radicamento sociale. Per quest’ultimo punto, influiranno l’affluenza allo stadio, e lo share televisivo. Oggi seguiremo la vicenda, di cui avevamo già anticipato alcuni aspetti (qui). In ogni caso, è una notizia importante per stabilire le nuove gerarchie competitive in Serie A: il Napoli, ad esempio, guadagnerebbe 33 milioni annui sulla Juventus.