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Napoli-Lipsia 1-3: Ounas illude Sarri, ma Werner cancella ogni speranza

Napoli-Lipsia, una notte amara: il primo gol azzurro dell’esterno francoalgerino sembra scrivere una storia diversa, poi però il Lipsia porta via il risultato che merita.

Napoli-Lipsia 1-3: Ounas illude Sarri, ma Werner cancella ogni speranza

Napoli-RB Lipsia 1-3, serata bruttissima al San Paolo. Vantaggio di Ounas, pareggio di Werner e vantaggio di Bruma per i tedeschi. Nel finale, Werner chiude il risultato (1-3).

Il primo tempo

Nella prima frazione, Napoli-Lipsia è una partita divertente. Entrambe le squadre giocano a viso aperto, quella di Sarri non sembra avere addosso la pressione del risultato, quella di Hasenhuttl è geneticamente portata al gioco propositivo. Le occasioni ci sono, anche se non clamorose. Dopo pochi secondi, un tiro rimpallato di Werner e un successivo calcio d’angolo.

L’approccio alla partita del Napoli è tipico dell’edizione 2017/2018: gioco slow, tentativo di decodificazione del contesto e gestione del primo periodo. Il Lipsia risponde con la sua intensità, l’atteggiamento dei tedeschi quasi costringe il Napoli a perdere la consueta compattezza tra i reparti. In uno scenario tattico del genere, è facile che nascano chance potenziali. Come quelle dei primi secondi per il Lipsia, come quella per Callejon dopo un errore in appoggio arretrato di Upamecano verso il suo portiere. Lo spagnolo recupera un pallone pericoloso, ma un tocco approssimativo per Zielinski depotenzia la successiva conclusione di Hamsik.

Il Lipsia costruisce più gioco, il Napoli commette molti errori in uscita (soprattutto con Diawara). I tedeschi vanno vicini al gol soprattutto con Poulsen, che sfrutta una lettura della linea non perfetta di Koulibaly. L’attaccante danese resiste al ritorno di Tonelli, poi spara sull’esterno della rete. Per il resto, in un continuo ping pong di contro-ripartenze, non ci sono grandi occasioni per montare gli highlights. La sensazione all’intervallo è quella della partita aperta, anzi apertissima. Il Napoli-bis è una squadra diversa rispetto a quello del campionato.

La ripresa

L’inizio del Napoli è decisamente passivo. Due azioni pericolose del Lipsia, soprattutto la seconda, con Werner liberato alla conclusione. Poi, però, il gol di Ounas. All’improvviso. Il Napoli segna dopo un’azione corale, palla che dalla sinistra arriva a Rog e poi a Ounas. Che, semplicemente, fa la prima cosa positiva della sua partita. Incursione e destro a incrociare, a sorpresa, sul secondo palo. È il primo gol azzurro dell’esterno francoalgerino.

Non è un gol meritato, si stavano profilando i due cambi “previsti” da Sarri nel suo piano partita. Sono Insigne e Mario Rui, che danno fiato ai due titolarissimi costretti a giocare (Hysaj e Hamsik). Il gol, più che cambiare la partita in favore del Napoli, sembra iniettare benzina nel motore della squadra tedesca. Meno di dieci minuti, e Diawara fa la frittata: palla banale persa in costruzione bassa, ripartenza rapidissima e splendido cambio di piede di Werner in area. Reina si distende, ma non ci arriva. Poco prima, il portiere spagnolo era già stato decisivo sempre sul centravanti tedesco.

Paradossalmente, i cambi (è entrato anche Allan, nel frattempo) sembrano avere un effetto negativo sulla squadra nonostante l’aumento della qualità. Il Lipsia gioca meglio, il Napoli va vicino al gol con Insigne (inserimento su cross di Callejon, bravo Gulacsi) ma è un fuoco di paglia. Perché arriva la seconda grande stupidaggine della serata, firmata Christian Maggio. Il terzino del Napoli legge malissimo la linea, apre il campo a Poulsen dietro la linea ed è 1-2, perché Bruma deposita nella porta vuota dopo aver seguito l’azione.

Il Napoli non costruisce più azioni, il Lipsia dà sempre, per ogni ripartenza, la sensazione di essere pericoloso. All’ultimissimo contropiede, Werner fa 3-1 in situazione di tre contro due. Al fischio finale, il bilancio della serata della squadra di Sarri è negativo. Perché il risultato è negativo, la prestazione pure, e le risposte delle alternative non è stata esaustiva. La qualificazione è praticamente impossibile, ora.

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