Il calendario propone un tour de force da qui a inizio marzo, Abramovich non si è fatto ingolosire dall’esonero immediato. Anche perché il candidato numero uno alla successione, Luis Enrique, non vuole subentrare in corsa.
Tre giorni di riposo ai calciatori
La fiducia dei calciatori ha fatto la differenza. Almeno per il momento. Antonio Conte resta sulla panchina del Chelsea, il board direttivo del club londinese si è riunito in giornata e ha confermato il tecnico salentino alla guida dei Blues. La fiducia, però, è a tempo, subordinata ai risultati nelle prossime partite. Fondamentale l’appoggio dello spogliatoio, Gary Cahill ha lodato il lavoro di Conte con queste parole: «Siamo noi giocatori che dobbiamo assumerci le nostre responsabilità. Il manager ha svolto un lavoro assolutamente fantastico». Anche i portiere belga Courtois si è schierato con l’ex allenatore della Juventus «Crediamo in Conte e crediamo nel nostro team. Veniamo da due risultati negativi ma con il lavoro contiamo di riscattarci».
Secondo quanto riportato dai media inglesi, un altro punto a favore della permanenza di Conte sta nel calendario complesso che attende il Chelsea. Il Barcellona tra quattordici giorni e la doppia trasferta di Manchester in Premier (25 febbraio United-Chelsea, 4 marzo City-Chelsea) hanno sconsigliato il ribaltone immediato. Inoltre, anche il rifiuto di Luis Enrique a subentrare in corsa potrebbe aver dissuaso Abramovich rispetto all’esonero. Nel frattempo, scelta inusuale per lo stesso Conte: dopo la sconfitta in casa del Watford, ecco tre giorni liberi per l’intera rosa. Una delle critiche mosse al suo lavoro riguardava proprio l’eccessiva intransigenza nei confronti dei calciatori. Ecco, con il mancato allontanamento, possiamo registrare un cambio di passo, almeno da questo punto di vista.