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Chelsea-Conte, il rapporto potrebbe essere agli sgoccioli. Le parole del tecnico: «Sono tranquillo»

La sconfitta contro il Watford ha pregiudicato in maniera (forse) definitiva la stabilità della panchina di Conte. I rumors del giorno individuano in Luis Enrique il sostituto immediato in caso di esonero.

Chelsea-Conte, il rapporto potrebbe essere agli sgoccioli. Le parole del tecnico: «Sono tranquillo»

Il Watford e Deulofeu certificano la crisi

Watford-Chelsea 4-1 al 90esimo. All’80esimo, Hazard aveva trovato il gol del pareggio, ma poi le Hornets hanno trovato gli appunti giusti per un successo strameritato. Tra questi, anche una rete di Deulofeu, autore di un’ottima prestazione in assoluto, al suo esordio con il nuovo club. Il risultato a sorpresa (eufemismo) di Vicarage Road ha spostato immediatamente i riflettori sulla situazione di Antonio Conte. La posizione del tecnico salentino non è mai stata così traballante, dalla Spagna (il quotidiano catalano Sport) scrive che l’esonero dell’ex allenatore della Juventus è una questione di ore. Luis Enrique sarebbe pronto a subentrargli subito.

In realtà, il rapporto tra il Chelsea e Conte è in avanzatissima fase di deterioramento, e il processo è iniziato già da un po’. In estate le prime avvisaglie, il tecnico leccese si è molto lamentato del mercato condotto dalla società londinese. Una differenza di vedute che ha influenzato l’andamento della stagione, con risultati altalenanti (in campionato, il Chelsea ha 19 punti di distacco dal City; in Champions la qualificazione è arrivata con il secondo posto, alle spalle della Roma) e continui riferimenti, in conferenza stampa, alla stabilità del lavoro del tecnico.

«Ho la coscienza pulita»

Un discorso che, ovviamente, è tornato prepotentemente d’attualità dopo la debacle in casa del Watford. Conte è apparso amareggiato, ma tranquillo: «Non sono preoccupato per il mio lavoro. Questo sembra essere più iun problema di voi giornalisti, quando invece è una cosa che riguarda me e il club. Lavoro tutti i giorni e do il 120%. Se questo è abbastanza, andiamo avanti. Altrimenti, la dirigenza può prendere una decisione diversa. Nel caso, la vita andrà avanti. Da parte mia, ho la coscienza pulita».

In tutto questo, c’è la Champions che incombe. Tra due settimane esatte, il Chelsea affronterà il Barcellona a Stamford Bridge per l’andata degli ottavi di finale. Suggestivo il fato che Luis Enrique, il grande favorito in caso di esonero immediato, possa affrontare subito la sua ex squadra.

Colpe condivise

Secondo Barney Ronay, editorialista del Guardian, la situazione difficile nasce da un mix di colpe tra il club londinese e lo stesso Conte: «Il Chelsea ha un organico di buona qualità, ma non molto profondo. La nuova politica di austerità finanziaria stride con i grandi investimenti fatti dagli altri top club europei. Conte ha lavorato bene nonostante questi vincoli, ma dal canto suo è apparso troppo intransigente nella gestione dei calciatori. Inoltre, dà l’impressione di aver pianificato da tempo il suo addio, quasi confidando nel fatto che Abramovich ha licenziato otto manager prima di lui».

 

 

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