Finisce l’avventura in Coppa Italia, Napoli meritatamente fuori dopo una partita dura, spigolosa, giocata male soprattutto nella ripresa.
Napoli-Atalanta 1-2, tutti i gol nella ripresa. Castagne, Gomez e poi Mertens nel finale. Gli orobici affronteranno la vincente di Juventus-Torino.
Primo tempo
Partita dura, spigolosa, Atalanta che sceglie di interpretare il gioco con la solita intensità e Napoli che a volte sembra svagato e slegato, ma che trova gli appunti giusti per costruire delle buone occasioni. Sono quelle di Callejon, Zielinski e Ounas. Lo spagnolo, scelto come centravanti da Sarri, scalda i guanti e la serata di Berisha con un velenoso diagonale a pelo d’erba. Bravo il portiere albanese a deviare il pallone con la punta delle dita. È ancora l’ex Real Madrid ad avere una palla buona, su servizio da dietro di Hamsik. Il tentativo di impatto in scivolata è in ritardo di pochissimi centimetri, o centesimi di secondo.
La chance più importante è quella capitata a Zielinski: il gioco Insigne-Callejon trasloca sulla fascia destra, Ounas arma il mancino e trova il polacco con una splendida palla diagonale in area di rigore. Piotr tocca piano, la traiettoria è centrale, forse l’ex Empoli è sorpreso dal mancato intervento di Castagne. Berisha interviene facilmente. L’ultima emozione del primo tempo, almeno per quanto riguarda il Napoli, arriva grazie a uno splendido tentativo acrobatico di Ounas. La sua sforbiciata, però, è fuori misura.
Dall’altra parte del campo, solo occasioni potenziali: un tiro di De Roon deviato in angolo, poi un colpo di testa di Cornelius spinto in angolo da Sepe. Il primo tempo finisce così.
La ripresa
Il verbo della serata è scivolare. In senso metaforico, in senso letterale. Il vantaggio dell’Atalanta arriva dopo che Mario Rui perde l’equilibrio a centro area dopo un cross di Gomez dalla sinistra. Cornelius, liberissimo, stoppa e calcia verso la porta. Il rimpallo premia Castagne, che batte Sepe con un tiro sul primo palo, sotto la traversa.
Il gol dell’Atalanta tramortisce il Napoli, che inizia a subire l’iniziativa avvolgente della squadra di Gasperini. Entrano Insigne e Mertens, ma alla squadra di Sarri manca il grip giusto per per avviare l’azione, non per concretizzarla. Le occasioni latitano, anzi il Napoli non costruisce assolutamente nulla. Anzi è l’Atalanta a trovare il raddoppio, con un’altra scivolata decisiva. Stavolta è Chiriches ad andare giù, e a favorire Gomez. Il Papu fulmina Sepe, di nuovo sul primo palo, di nuovo sotto la traversa.
Il Napoli sembra finito, però poi all’improvviso è arrivato il gol di Mertens. Cross al centro dalla sinistra, Caldara si scontra con un compagno e il belga ritrova il gol battendo di testa Berisha. È l’unica buona notizia di una serata negativa, soprattutto per il gioco espresso nella ripresa. Male la squadra di Sarri, contro un’Atalanta in formato campionato. Ora il Verona, al San Paolo. Per ripartire subito dopo una sconfitta che non abbatte il San Paolo, né cambia molto la percezione. Niente Juve (o Torino) in semifinale, toccherà all’Atalanta. Con merito.