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Milan, oggi si decide il futuro: appuntamento con l’Uefa per il Voluntary Agreement

L’incontro tra l’ad del Milan Fassone e la confederazione potrebbe creare un caso di giurisprudenza: sarebbe il primo Voluntary Agreement della storia.

Milan, oggi si decide il futuro: appuntamento con l’Uefa per il Voluntary Agreement

Appuntamento decisivo

Sarebbe il primo Voluntary Agreement della storia. Il Milan si gioca il futuro in un incontro a Nyon, con l’Uefa, perché si possa esaminare il piano presentato da Fassone. Secondo quanto scritto dalla Gazzetta dello Sport, si tratta di 150 pagine di documentazione per rientrare nella forbice del Fair Play Finanziario. Che per i club impegnati nelle coppe fissa a 30 milioni il tetto massimo di perdite, ma che per i rossoneri potrebbe scendere addirittura fino ai 26 milioni.

Il primo programma – presentato a giugno – prevedeva introiti a tre cifri dal mercato cinese. Un obiettivo decisamente ambizioso, diciamo pure esagerato. Ora la quota “prevista” dall’Oriente si aggira intorno ai 30-40 milioni a fine 2018, più o meno la stessa di altri grandi club. Inoltre, la Gazzetta spiega come gli analisti finanziari del Milan abbiano in qualche modo “presvisto” ogni scenario. Leggiamo: «Esiste il piano A che porta in Champions, il piano B che porta in Europa League e così via, con conseguenti ricavi dai mercati ed eventuale taglio dei costi. Ovvio che se la squadra non centrasse le ipotesi più ottimistiche il club dovrebbe risparmiare sul monte ingaggi e dunque sulla presenza in ros a dei top player».

Gli scenari

Al di là delle tempistiche di risposta da parte dell’Uefa (entro Natale, ma tra Milano e la Cina si aspettano un primo feedback entro la giornata di oggi), la Gazzetta ha spiegato le possibili conseguenze in base alle reazioni Uefa. Primo scenario: «L’Uefa accetta il voluntary agreement. Il Milan sente di avere le carte in regole per il sì. A spingere per l’introduzione di questa possibilità (spendibile solo dal 31 dicembre 2015) sono stati club come City e Psg, intenzionati a investire senza dover rendere conto di precedenti errori di gestione».

Secondo scenario: «Il patteggiamento, ovvero il settlement agreement. Prevede un nuovo riesame Uefa tra gennaio e febbraio 2018 con un obiettivo ancora di più basso profilo. È quanto fin qui riconosciuto a club come Inter e Roma ma che consegna meno libertà di movimento, limiti alla rosa e soprattutto al mercato, sanzioni economiche. Il Milan potrebbe in questo caso aspettarsi una pena massima di venti milioni, che l’attuale proprietà sarebbe nel caso intenzionata a condividere con la precedente, cioè con la Fininvest di Berlusconi. Sarebbe un percorso clamoroso: Silvio di nuovo «costretto» a investire nel club». Terzo scenario: «Sospensione del giudizio, per un controllo più approfondito di alcuni parametri».

Bisognerà aspettare solo qualche ora. L’incontro dovrebbe iniziare alle ore 14 italiane. Il Milan si gioca il futuro. La Uefa potrebbe fare giurisprudenza. Sarà interessante, per tutti, capire come andrà a finire.

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