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Un Napoli sul pezzo pure in Europa: la crescita necessaria, le certezze di Insigne

Quindicesima vittoria su 31 partite di Champions, il Napoli è rimasto sempre concentrato sulla partita e sui suoi obiettivi: il passaggio del turno è ancora possibile, ricordando il 2013…

Un Napoli sul pezzo pure in Europa: la crescita necessaria, le certezze di Insigne

Serie A e Champions

Alla fine di una due giorni italiana di Champions League alla ricerca di certezze e di conferme, il Napoli finisce per essere l’unica squadra di Serie A che porta a casa il risultato pieno. Ed è la prima volta che ciò accade in questa Champions League.

Ad una giornata dalla fine, purtroppo, nessuna delle tre squadre italiane è ancora qualificata agli ottavi, ma mentre a Juventus e Roma manca poco per centrare il passaggio del turno, il Napoli è più lontano dall’obiettivo. Soprattutto per il fatto di non poter dipendere solo dal proprio risultato.
L’ultima giornata dei gironi di Champions League sarà comunque impegnativa per tutte le tre squadre italiane, che sono, non a caso, anche le tre principali candidate allo scudetto insieme all’Inter.

Juventus e Roma non potranno quindi concentrarsi esclusivamente sul campionato, e questa incertezza, anche se al calcio italiano ed al suo ranking non giova, restituisce un minimo di par condicio alle sfide delle prossime due giornate di serie A.

Certezze

Tra le tre, il Napoli resta comunque la squadra che esce dalle sfide europee con più certezze circa la propria forza, se mai ce ne fosse stato bisogno. Forse sarebbe meglio dire che i suoi tifosi acquistano più certezze. Perché in molti pensavano ad una passerella finale, ad una sorta di partita di addio a questa Champions League.

Addirittura dopo il primo tempo erano in tanti a pensare che gli azzurri non stessero neanche provando a vincere la partita. Invece la squadra era totalmente sul pezzo. Come tante altre squadre che hanno affrontato finora il Napoli, lo Shakhtar ha provato ad aggredire e spaventare gli azzurri. Ma lo sforzo del primo tempo è stato pagato più avanti, quando la bontà del gioco di Sarri ed alcune giocate individuali hanno annichilito gli ucraini, che avevano già speso quasi tutte le loro energie e non avevano più la forza di reagire.

In questa stagione è la prima volta che lo Shakhtar Donetsk perde con tre gol di scarto e che subisce tre gol. Era da settembre 2015 che gli ucraini non perdevano in Europa con tre o più gol di scarto, e le sue avversarie si chiamavano Paris Saint-Germain e Real Madrid. Tanto per non dimenticare che lo Shakhtar è comunque una squadra che è sedicesima nel ranking UEFA. E che nelle ultime 7 edizioni di Champions League ha superato per tre volte la fase a gironi.

Nel frattempo, tra certezze e conferme, il Napoli continua a mantenere una media altissima nelle sue partite della massima competizione europea. Trentunesima partita nell’era De Laurentiis e quindicesima vittoria. Una squadra che in Champions riesce spesso a mostrare la sua vocazione europea. Peccato aver incontrato troppo spesso le squadre più forti d’Europa. Ma si cresce anche così.

Insigne

Come sta dimostrando Lorenzo Insigne, uno dei calciatori del Napoli maggiormente cresciuti anche grazie alle sfide europee. Lo Shakhtar si unisce alle altre sue vittime europee. Squadre che si chiamano Borussia Dortmund, Real Madrid, Feyenoord, Manchester City. Grandi gol contro squadre di grande tradizione. E c’è ancora chi si ostina a non vederlo in una dimensione internazionale. E lo definisce un mezzo giocatore, o peggio ancora, un giocatore da cortile…

Lorenzo sembra essere il giocatore della nazionale ad aver reagito meglio alla delusione del mancato mondiale. Paradossalmente la sua esclusione nella partita decisiva (unita alle sue prestazioni nel Napoli) ne sta facendo il beniamino di molti tifosi italiani. Almeno di una buona parte. Almeno di quelli che amano il bel calcio e sognerebbero giocatori di qualità anche in nazionale. E che non odiano visceralmente Napoli e tutti coloro che la rappresentano…

9 punti, 12 punti

Perché purtroppo ci aspettano altri tentativi di delegittimazione. Anche se ormai sono sempre meno quelli che parlano dei difetti del Napoli, delle carenze, della stanchezza e della coperta corta. I fatti stanno parlando diversamente, ma non sono pochi coloro che aspettano il primo passo falso per tornare a criticare società, squadra ed allenatore.

Siamo sinceri. In tanti davanti alla TV si aspettavano prima o poi il gol dello Shakhtar Donetsk che avrebbe chiuso definitivamente la Champions, come purtroppo era accaduto nel passato in alcune partite decisive del Napoli. Ma la squadra di Sarri sapeva esattamente cosa voleva da quella partita.

Se gli azzurri ed il loro allenatore avevano sbagliato a sottovalutare gli ucraini all’andata (se mai lo hanno fatto), al ritorno, consapevoli della propria forza e di quella degli avversari, hanno giocato con la massima attenzione per non rovinare tutto sin dall’inizio ed hanno avuto la pazienza giusta per colpire lo Shakhtar ai suoi primi segni di stanchezza.

Ora al Napoli non resta altro che affidarsi alla sportività del Manchester City. E naturalmente dare il massimo per battere il Feyenoord. E chissà se ciò che ci fu tolto a 12 punti, non ci venga restituito a 9 punti…

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