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Report statistico sul Napoli: la dittatura del possesso, l’attacco super, sorpresa in difesa

Il Napoli è la squadra che tira di più in porta, che concede meno conclusioni e che ha la quota di possesso più alta (ma non è la più “orizzontale”).

Report statistico sul Napoli: la dittatura del possesso, l’attacco super, sorpresa in difesa

Alla sosta

Sette giornate di Serie A sono il tempo giusto per un primo bilancio, per capire come e dove va il Napoli di Sarri. I 21 punti in classifica, non sarebbe stato possibile farne di più, sono la cartina al tornasole dello stato di salute degli azzurri. Ma anche le singole componenti del cocktail spiegano che l’inizio di stagione dell’attuale capolista del campionato è una piccola rivoluzione rispetto alle abitudini consolidate, soprattutto per quanto riguarda la tenuta difensiva.

Ecco, partiamo proprio da qui: il Napoli è la miglior squadra della Serie A per numero di conclusioni concesse agli avversari. Sono 7,3 a partita, due in meno di Juventus e Milan (seconde in questa particolare graduatoria). L’Inter, che ha subito meno gol di tutti (3) è addirittura sesta in questa classifica, con 12,7 tiri concessi agli avversari per match. Questo è un esempio sulla casualità del calcio, mista alla possibile importanza delle singole situazioni rispetto al puro dato statistico.

Analizzando più a fondo, notiamo come questo dato porti inevitabilmente a Reina il primato di portiere meno impegnato della Serie A. Per lo spagnolo, in media, una parata per match (i due portieri della Juventus toccano quota 1.4) e addirittura 0,6 interventi necessari su conclusioni dall’interno dell’area. Non a caso, 3 dei 5 gol subiti dal Napoli sono arrivati da calcio piazzato praticamente diretto (rigore a Verona, punizione a Ferrara e colpo di testa su calcio d’angolo in occasione di Napoli-Atalanta). Questi numeri spiegano che il Napoli concede pochissimo in situazione di difesa posizionale. Che il dispositivo di Sarri in fase di non possesso offre ampie garanzie. Non sono state cancellate le disattenzioni (altrimenti il Napoli avrebbe anche la miglior difesa, ovviamente), ma il trend del gioco difensivo è estremamente promettente.

Possesso palla

5065 passaggi tentati, una media di 723 per match, e un possesso palla medio del 60%; una percentuale di precisione dei passaggi del 90%, che vuol dire 4546 appoggi riusciti; la più breve lunghezza media dei passaggi di tutto il campionato (16 metri, come l’Inter); 97 passaggi chiave, quindi 97 occasioni da gol costruite attraverso una manovra open play. I primati del Napoli nelle classifiche specifiche del possesso palla servono a individuare le caratteristiche del gioco azzurro, ovvero la ricerca della miglior soluzione offensiva attraverso il mantenimento del possesso palla.

Le statistiche non mentono, difficilmente possono farlo: il Napoli tiene tantissimo il pallone, ma questo movimento è sempre finalizzato alla costruzione di un’azione potenzialmente pericolosa. Sarebbe assurdo identificare il Napoli come una squadra verticale, ma in Serie A ci sono due squadre che hanno un rapporto superiore tra passaggi riusciti e occasioni create. Il Napoli crea una chance offensiva ogni 45 passaggi, mentre Intere Juventus necessitano, rispettivamente, di 46 e 51 appoggi. Traduzione: si tratta di squadre ancora più orizzontali rispetto al Napoli. Situazioni distanti anni luce dalla verticalità e dall’immediatezza della Fiorentina (35 passaggi per la costruzione di un’occasione) o della Roma (36). Chi parla di Napoli e di tiqui-taca commette dunque un vizio di forma. Secondo i dati, è la Juventus la squadra che pratica il possesso palla in maniera più ridondante. Sia chiaro: non è un attacco al gioco di Allegri, è solo un chiarimento rispetto a stile ed espressione.

Attacco

Il tutto porta ai numeri strepitosi della fase offensiva. Come per la difesa, i 25 gol segnati contano, ma quelli possono essere casuali. Il discorso è diverso per quanto riguarda il primato nelle conclusioni a partita, il Napoli lo ottiene con 19,9 tentativi ogni 90′. La seconda squadra di questa classifica specifica, la Roma, tocca quota 17.5. Anche dal punto di vista della precisione del tiro, nessuno come il Napoli: il 61% di shot accuracy (rapporto tra le conclusioni tentate e quelle finite nello specchio della porta) esalta la tecnica e la qualità di calcio degli attaccanti azzurri.

Il primo posto nella classifica dei tiri è composito, il Napoli ha la quota record dei tentativi in area di rigore (80, l’Inter è seconda con 62) e da oltre i sedici metri (59, secondo il Milan a 58). Questo vuol dire varietà di soluzioni, ampio spettro di possibili tentativi. Ma questo rientra nelle stats dei calciatori, che approfondiremo nel corso di questo periodo di sosta. Per il momento, facciamoci bastare questi numeri. Non sono così male, dopotutto.

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