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Sacchi: «Sarri è un allenatore maestro» ma boccia il primo tempo a Bologna

L’Arrigo sulla Gazzetta: «Anche Di Francesco è un maestro, Allegri è bravo. Sarri e Guardiola non pensano che il calcio sia solo agonismo»

Sacchi: «Sarri è un allenatore maestro» ma boccia il primo tempo a Bologna
Arrigo Sacchi

I giudizi dell’Arrigo

Arrigo Sacchi offre sulla Gazzetta i giudizi d’ingresso di questa nuova Champions League. Parole sempre dolci per il Napoli di Sarri definito maestro al pari di Di Francesco. Sacchi spiega che definisce maestri quegli allenatori “che vogliono dare una propria identità alla squadra, convinti che il gioco aiuti i giocatori a essere migliori”. Allegri, con cui Sacchi ha un rapporto dialettico che potremmo definire intenso, si ferma la rango di bravo allenatore (non nel senso manzoniano del termine).

Scrive che il suo Napoli “vince, convince ed emoziona (eccetto il primo tempo col Bologna)” e se la vedrà in un girone complicato. “Sarri e Guardiola – prosegue – non pensano che il calcio sia solo agonismo, ma passione e creatività, dove la bellezza del gioco aiuta e amplifica la vittoria stessa. Perciò i ragazzi di Sarri non dimentichino le proprie origini: soltanto così potranno vincere ed entrare nella storia”. Dimentica, l’Arrigo, che il suo Milan era anche tanto agonismo, feroce agonismo.

La stoccata ad Allegri

Non risparmia una stoccata ad Allegri, dopo avergli negato il titolo di maestro: “Se i bianconeri del bravo Allegri riusciranno a interpretare al meglio il calcio offensivo, non solo potranno aumentare le possibilità di successo finale, ma, essendo i leader del calcio italiano, lo aiuteranno definitivamente ad abbandonare l’opportunismo e l’individualismo che ne frenano l’evoluzione”.

Ma allo stesso tempo elogia l’Atletico Madrid di Simeone che non sarà un allenatore maestro ma è efficace. Sacchi definisce l’Atletico “concreto, concede poco allo spettacolo: pratica un calcio di stampo italiano con un’organizzazione difensiva più illuminata e collettiva”.

 

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